Lo sviluppo del Bike Sharing in Italia
Il bike sharing continua a svilupparsi con successo nel nostro Paese, grazia a una formula che permette di muoversi a impatto zero, velocemente e senza le perdite di tempo legate agli spostamenti cittadini e alla ricerca del parcheggio.
Agli innumerevoli vantaggi che offre il servizio si aggiunge anche il fattore manutenzione che ,essendo interamente a carico del gestore del servizio, ha permesso al bike sharing di diventare una soluzione davvero appetibile per chi abita in città.
In Italia sono ben 132 le città che dispongono di un servizio di bike sharing. Ogni servizio è pensato per adattarsi alla città che lo ospita: a Genova il servizio include biciclette elettriche per aiutare i fruitori del servizio a superare i numerosi dislivelli presenti nel capoluogo ligure; a Torino il servizio è allargato all’hinterland dove le cittadine di Collegno, Grugliasco, Rivoli, Venaria Reale, Alpignano e Druento sono collegate con il servizio del capoluogo. In tutta Italia il bike sharing, nonostante formule, prezzi e società di gestione differenti, viene proposto per incentivare l’intermodalità, favorire il pendolarismo a corto raggio e alleggerire le emissioni delle nostre città.
Milano è la città italiana dove il bike sharing funziona meglio, 3500 biciclette e 201 stazioni, BikeMi è riuscito in pochi anni a colmare il gap con le altre metropoli europee ed è ora il quarto servizio di bici in condivisione dopo quelli di Parigi, Londra e Barcellona.