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Written by Fabio Marucci

Gas serra: l’India non fissa la data per il picco di emissioni

New Delhi ha annunciato che presenterà all’Onu i suoi piani per ridurre le emissioni di gas serra, ma che non annuncerà una data per il raggiungimento del picco delle emissioni, come invece hanno fatto la Cina, prevista intorno al 2030, e gli Usa obiettivo riduzione delle loro emissioni di CO2 del 26-28% entro il 2025.

Gli oltre 190 Paesi che aderiscono all’Unfccc sono stati invitati a presentare i loro Nationally Determined Contributions (INDC), i piani climatici nazionali, 40 Paesi lo hanno già fatto, ma l’India non ancora. Il ministro dell’ambiente Javadekar  ha assicurato che presto l’India sottoporrà all’Unfcc i piani climatici che il governo intende attuare e a detta del ministro risulteranno molto più ambizionsi di quello che il mondo crede. Javadekar ha poi annunciato che il documento climatico che presenterà l’India all’Onu conterrà impegni per l’efficienza energetica e per un livello più basso di intensità energetica rispetto ad altri Paesi.

La posizione dell’India sarà cruciale per raggiungere un accordo sul cambiamento climatico alla Conferenza delle parti Unfccc di Parigi.

Nei precedenti negoziati climatici New Delhi e Pechino hanno marciato unite ed hanno appoggiato i Paesi in via di sviluppo; paesi energivori che data la situazione congiunturale non hanno voluto assumere per primi impegni vincolanti per tagliare le missioni di CO2, delegando ai Paesi sviluppati tale onere.  Tuttavia a Parigi la Cina arriverà con una posizione chiara e definita mentre l’India no e per questo il fronte fra i due colossi asiatici potrebbe rompersi.

A+CoM 2015: un premio all’efficientamento energetico dei Comuni

L’ultimo rapporto “Comuni Rinnovabili” di Legambiente ha fotografato una sensibilità crescente da parte dei Comuni Italiani per quanto riguarda l’efficientamento energetico; impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili sono presenti ormai in tutti le 8.047 municipalità italiane, con una progressione costante negli ultimi dieci anni. Un trend positivo che va di pari passo con il crescente numero di Enti locali che si stanno dotando di un proprio Paes – 383 i Piani approvati nel 2014 – segno che è sempre più diffusa tra gli amministratori la consapevolezza che solo attraverso un Piano d’azione ben calibrato e strutturato si possano dare risposte efficaci alle problematiche energetiche del proprio territorio e – questione non secondaria – intercettare i finanziamenti europei e ministeriali.

In tal senso l’edizione 2015 del premio A+CoM, promosso da Alleanza per il Clima e Kyoto Club e con il patrocinio della Fondazione Cariplo, andrà a premiare non solo le progettualità ma anche le migliori azioni realizzate dai Comuni per attuare i Paes approvati negli anni passati. Per verificare, insomma, se gli interventi previsti per rendere sempre più energeticamente efficienti le città siano sono stati posti in essere, e con quali risultati; A+CoM 2015 può considerarsi un test per gli Enti locali che, con il proprio Paes, vogliano provare ad attingere ai finanziamenti, di Roma o Bruxelles.

 

Dokk1: la biblioteca più grande della scandinavia interamente ad energia solare

Aarhus, Danimarca, il progetto Urban Mediaspace sta trasformando le banchine del porto in un centro civico con diversi tipi di servizi ai cittadini. Tra questi servizi anche Dokk1 la nuova biblioteca pubblica progettata dallo studio Schmidt Hammer Lassen Architects.

30.000 metri quadrati, forma poligonale multi-sfaccettata e realizzata quasi interamente di vetro, in modo da garantire una vista sull’acqua a 360°. La più grande biblioteca dei Paesi Scandinavi e dagli aspetti green di rilievo; Dokk1 infatti risponde in pieno ai requisiti della Danish 2015 energy classification, grazie ai 3,000 metri quadrati di pannelli solari che tappezzano il tetto. Il suo fabbisogno energetico è quindi soddisfatto dall’energia del sole grazie anche alle ampie vetrate caratterizzanti l’edificio che minimizzano le necessità di illuminazione interna.

 

Identis Weee: contenitori hi-tech per la raccolta dell’e-waste

Identis Weee è un progetto sperimentale di raccolta RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) realizzato dal gruppo Hera, attivo nella gestione dei servizi idrici, ambientali ed elettrici, in collaborazione con il consorzio nazionale Ecolight, che si occupa della gestione di rifiuti elettronici e pile, e la fondazione spagnola Ecolum responsabile della gestione dei RAAE provenienti da apparecchi d’illuminazione.

HERA ha individuato i territori di Bologna, Castenaso, Ravenna, Lugo, Ferrara e Rimini come aree strategiche per attivare la sperimentazione del servizio di raccolta.

In queste aree sono messi a disposizione quattro nuovi contenitori intelligenti sperimentali:

  • RAEE Point:  in grado di raccogliere su strada piccoli elettrodomestici oltre a lampade e piccole sorgenti luminose;
  • RAEE Shop: per la raccolta di piccoli elettrodomestici all’interno dei centri della grande distribuzione;
  • RAEE Parking: per la raccolta di  piccoli e grandi elettrodomestici in prossimità dei centri di distribuzione e in zone ad alta frequenza;
  • RAEE Mobile: contenitori itineranti pronti a trovare ospitalità nelle maggiori piazze, fiere, sagre e luoghi ad alta frequentazione.

I cittadini, muniti di apposite card identificative, possono depositare apparecchi quali aspirapolveri, televisori, cellulari e componenti del pc, elettrodomestici etc. negli appositi spazi; così facendo è possibile monitorare il corretto conferimento dei RAEE.

L’obiettivo della sperimentazione è quello di riuscire ad incrementare di oltre il 100% la raccolta dei RAEE nelle aree interessate in maniera tale da arrivare a riciclare, entro il 2019,  il 65% di questi rifiuti. Inoltre la tracciabilità dell’intero ciclo di vita di queste apparecchiature è utile a contrastare lo smaltimento illegale.

Ad oggi sono circa 11.500 le persone che hanno aderito al progetto portando i loro RAEE nei cassonetti, un contributo sostanzioso che ha permesso di raccogliere oltre 56 tonnellate di rifiuti nelle aree test dell’Emilia Romagna e in Spagna là dove circa il 76% del totale raccolto riguarda i piccoli elettrodomestici, i più difficili da intercettare.

Convegno API: “La gestione dei rifiuti in azienda, le principali problematiche e la nuova classificazione dei rifiuti”

Europrogetti , Gruppo Marazzao e Skylab, sono i relatori del convegno che avrà luogo oggi 30 giugno a Borgomanero e l’8 luglio ad Alessandria, organizzato dall’API, per illustrare le novità introdotte sulla gestione dei rifiuti in azienda ed in particolare le novità riguardanti  le nuove indicazioni sulla corretta classificazione dei rifiuti introdotte dal Regolamento Europeo n.1357/2014 e il nuovo elenco europeo dei rifiuti introdotto col la Decisione europea 2014/955/UE.

Interverranno al seminario in qualità di relatori:

Ivano Bosi, Direzione QHSE Gruppo Marazzato;

Marco Masetti, Responsabile di Laboratorio presso Skylab Energia S.r.l.;

Stefano Nerviani, Europrogetti Srl, Consulente ambiente e sicurezza API;

Francesco Cruciano, Vice direttore API Novara, VCO e Vercelli.

Gli incontri avranno luogo:

- 30 giugno 2015 dalle ore 14:30 a Borgomanero, sede API viale Marconi 115

- 8 luglio 2015 presso l’Hotel Congress Center & Restaurant “Al Mulino” di San Michele ( Alessandria) in Via Casale ,44.

Scarica la circolare dell’evento qui.

Per maggiori informazioni:

- API Impresa

Water is life: 21-27 giugno 2015

Water is life è un simposio internazionale di arte che si terrà dal 21 al 27 giugno sul Lago d’Orta e offrirà l’occasione di ammirare alcune opere realizzate da artiste ed artisti provenienti da tutto il mondo.

Il curatore dell’evento è Vittorio Tonon e tra gli artisti presenti troviamo:

Utpal Barua (India)
Sarah Bowyer (GB – Italia)
Blake Brasher (USA)
Chen Li (Cina – Italia)
Marisa Cortese (Italia)
Dorothea Fleiss (Germania)
Katja Juhola (Finlandia)
Florine Offergelt (Olanda – Italia)
Margot Paris (Canada – Francia)
Grazia Simeone (Italia)
Christel Andrea Steier (Germania)
Vittorio Tonon (Italia)
Franco Ubertini (Italia)
Tony White (GB – Francia)
Clarice Zdanski (USA – Italia)

Gli eventi previsti dal simposio:

22/26 giugno
Artist at work, Natural Baay art residency
Lido di Gozzano

Venerdì 26 giugno ore 18First opening of the Symposium art exhibition                                                                                                                                                                                                  Hotel San Rocco – Orta   via Gippini,11

Sabato 27 giugno ore 18Second opening of the symposium art exhibition                                                                                                                                                                                                 Natural Baay – Lido di Gozzano

Per avere ulteriori informazioni contattare il numero: 338.8691142

 

“Coalizione italiana Parigi 2015″: proposti 5 punti fondamentali in vista di Parigi 2015

Secondo la Coalizione Italiana Parigi 2015, che raggruppa moltissime sigle ambientaliste del territorio, gli Stati generali sui cambiamenti climatici e sulla difesa del territorio indetti dal governo italiano devono essere l’avvio di un nuovo percorso per traghettare l’Italia oltre la crisi e verso un economia “low carbon” che valorizzi e crei occupazione nei territori.

In questa direzione, secondo la Coalizione, deve andare il ruolo che l’Italia dovrà svolgere nell’Unione europea alla Conferenza sul clima di Parigi, per raggiungere un accordo che permetta al mondo di agire insieme, di agire in fretta, di agire in modo efficace ed equo.

Dal momento che il nostro paese non ha ancora alcuno strumento strategico che fissi obiettivi e tappe di riduzione delle emissioni di gas serra, la ‘Coalizione”, propone 5 punti fondamentali che potrebbero essere fonte di ispirazione per le politiche del Governo verso Parigi 2015.

Ecco i punti in questione.

1 Approvare prima della Conferenza di Parigi una strategia per il clima

Serve una strategia che fissi gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra, col relativo Piano di azioni, secondo una prospettiva che assuma sul serio gli obiettivi europei

2 Realizzare con scelte concrete la just transition verso un’economia low carbon

Il governo deve intervenire cancellando tutte le barriere che ostacolano lo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica.

3 Stop ai sussidi alle fonti fossili e alle trivellazioni di petrolio e gas

Il governo dovrebbe fare marcia indietro sul fronte degli incentivi al fossile: occorre cancellare tutti i sussidi diretti e indiretti alle fonti fossili che ancora esistono in Italia nelle bollette elettriche, nell’autotrasporto, nelle politiche industriali’.

4 Adattamento del territorio ai cambiamenti climatici

Deve realizzarsi subito la revisione dei progetti contro il dissesto idrogeologico.

5 Sviluppo sostenibile nel mondo, a partire dal Mediterraneo

Il ruolo dell’Italia nel contesto mediterraneo deve essere centrale deve diventare protagonista di una politica di sviluppo nel mondo che sostenga i paesi più poveri, sia attraverso politiche di trasferimento tecnologico e realizzazione di progetti di innovazione energetica, che di intervento per aiutare i territori più esposti al rischio e agli impatti del rischio climatico.

 

Rapporto sostenibilità Ecopneus 2014: obiettivo raccolta PFU superato del 13%

Il Rapporto sostenibilità Ecopneus 2014 ha certificato le ottime performance dell’Italia in tema di raccolta di pneumatici fuori uso. Lo scorso anno sono stati raccolti e recuperati 255 mila tonnellate, equivalenti in peso di 28 milioni di pneumatici, superando l’obiettivo di legge del 13%.

Ecopneus è la società senza scopo di lucro responsabile della gestione dei Pneumatici fuori uso (Pfu) in Italia e i dati sulla gestione del recupero per l’anno 2014 sono contenuti nel Green economy report 2014, realizzato in collaborazione con la Fondazione sviluppo sostenibile.

Secondo i dati rilevati da Ecopneus nel 2014 il 36% dei pneumatici raccolti è stato avviato al recupero di materia per produrre granuli, polverina di gomma e acciaio; mentre ben il 64% è stato destinato al recupero di energia per la produzione di cemento e di energia elettrica.

Il recupero degli pneumatici ha evitato l’emissione in atmosfera di 344 mila tonnellate di CO2 equivalente, pari alle emissioni di 75 mila automobili; sono state risparmiate 377 mila tonnellate di risorse minerali e fossili, necessarie alla produzione dei beni che il riciclo va a sostituire ed è stato evitato il consumo di 1,8 milioni di metri cubi di acqua, pari a cinque volte la portata media giornaliera del fiume Tevere. Grandi anche i vantaggi economici: Ecopneus ha redistribuito alla filiera del recupero 66,7 milioni di euro a sostegno delle attività di raccolta, stoccaggio e trattamento delle vecchie gomme.

Dalla fusione di Federambiente e Federutility è nata Utilitalia

Utilitalia, una federazione unica per le imprese che forniscono servizi pubblici locali di acqua, energia e ambiente, nata dalla fusione di Federambiente e Federutility.

L’associazione riunisce seicento delle poco più di mille imprese di servizi pubblici locali di rilevanza economica, partecipate dagli enti locali, che si occupano di energia elettrica, gas, acqua e igiene urbana.  Obiettivo principale è ridurre i costi a carico dei cittadini e alzare gli standard dei servizi da attuarsi attraverso proposte concrete ed evitando la difesa dalle rendite di posizione.

Utilitalia ha inoltre l’obiettivo di superare le differenze territoriali nord e sud, città-aree rurali e attivare politiche di integrazione delle aree metropolitane e regionali costruendo moderne ed efficienti reti di servizi, portandole ai livelli delle più avanzate regioni europee.

Come spiegato dal presidente di Utilitalia Giovanni Valotti, ” Questa non è semplicemente un’aggregazione di due federazioni ma è un cambio di passo nel nostro disegno. Noi vogliamo che la nuova federazione si caratterizzi non come luogo di difesa di posizioni acquisite ma come luogo di proposta. Noi vorremmo caratterizzarci nel panorama nazionale ed anche europeo come un soggetto capace di mettere sul tavolo dei decisori delle proposte concrete per migliorare il sistema dei servizi, la qualità delle imprese, i costi a carico dei cittadini oltre che gli standard di qualità’.

 

 

Settimana verde 2015

Si conclude oggi la Settimana verde 2015,  la conferenza annuale più importante d’Europa in materia di politica ambientale, che riunisce i rappresentanti dei governi, dell’industria, delle organizzazioni non governative, del mondo accademico e dei mezzi di comunicazione.

La conferenza 2015, nella sua tre giorni, ha analizzato le cause per cui nell’Ue quasi il 15% degli uccelli è a rischio di estinzione così come lo è il 7,5% di tutte le specie ittiche marine delle sue acque e come combattere la perdita di biodiversità a seguito della Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sullo stato e sulle tendenze dei tipi di habitat e delle specie contemplati dalla direttiva Uccelli e dalla direttiva Habitat per il periodo 2007-2012, come richiesto a norma dell’articolo 17 della direttiva Habitat e dell’articolo 12 della direttiva Uccelli.

Per maggiori informazioni:

- http://ec.europa.eu/environment/greenweek/