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Green Week: 03-05 Giugno Bruxelles

La Green Week, ovvero la settimana verde europea, si svolgerà a Bruxelles dal 3 al 5 giugno prossimo; lo slogan scelto dall’organizzazione dell’evento è: Natura, la nostra salute, il nostro benessere.

L’evento riunirà tutti i soggetti impegnati nella protezione dell’ambiente, quali rappresentanti governativi, imprese, organizzazioni non governative, università e media, per intavolare discussioni e scambi di esperienze collegate da un unico filo conduttore la natura e la biodiversità.

La partecipazione è aperta a tutti e gratuita. L’evento prevede anche un’area di esposizione con circa 40 stand che mostreranno soluzioni verdi di business, attività svolte da ONG, presentazioni di autorità regionali e locali, enti europei e internazionali, ecc.

Il programma della conferenza è disponibile sul sito dell’iniziativa, dove saranno prossimamente reperibili anche informazioni su tutti gli eventi satellite collegati, organizzati a Bruxelles e nel resto d’Europa.

Nel corso di Green Week saranno anche ufficialmente aperte le candidature al premio Capitale verde europea 2018.

Per maggiori informazioni visitate il sito: www.greenweek2015.eu

 

Imballaggi di plastica: entro il 2020 addio alla discarica

Entro il 2020 zero imballaggi di plastica in discarica è questo l’obiettivo ambizioso che ha proposto il Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli imballaggi di plastica (Corepla) insieme a Legambiente. Un obiettivo che, alla luce dei numeri sull’andamento del riciclo della plastica elaborati da Corepla che vedono un bilancio in crescita nonostante la crisi, risulta ragionevole e raggiungibile.

I dati per l’anno 2014, presentati dal presidente di Corepla Giorgio Quagliuolo, vedono un aumento dell’8% della raccolta differenziata, con 7.306 Comuni attivi che hanno portato alla raccolta di 830.000 tonnellate di imballaggi di plastica. Il dato medio nazionale di raccolta pro capite è passato da 12,9 a 13,9 kg annui per abitante, anche se permangono ancora forti differenze tra nord e sud del paese.

Come sottolineato dal vicepresidente di Legambiente Stefano Ciafani per raggiungere un obiettivo tanto ambizioso è necessario azionare una serie di leve atte a rendere poco conveniente il ricorso alla discarica, incentivare il riciclo della plastica sotto forma degli acquisti verdi sia da parte degli enti pubblici che privati, lavorare sulla ricerca per incrementare i materiali riciclabili.

 

 

Naturaitalia: il portale dedicato alla biodiversità

E’ stata ufficialmente presentata la nuova versione di www.naturaitalia.it il portale del Ministero del­l’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sviluppato per divulgare ed approfondire le tematiche legate alla biodiversità del nostro Paese e alla sua conservazione.

Il portale ha come obiettivo dichiarato quello di rappresentare una piattaforma informatica di semplice accesso in cui il patrimonio italiano, parchi, biodiversità e aree marine protette, possa essere valorizzato al meglio.

Il sito si sviluppa in tre aree tematiche distinte: aree naturali, biodiversità e mare.

La sezione riservata alle aree naturali offre la possibilità di scoprire le aree marine protette e i parchi nazionali presenti sul territorio italiano. I punti d’interesse sono disposti su una cartina interattiva così da rendere più agevole la ricerca in base all’area geografica di proprio interesse. Altro strumento interattivo presente nella sezione aree naturali è la possibilità di effettuare un tour interattivo di alcuni sentieri dei parchi nazionali grazie all’uso dello street view di google.

Le altre due sezioni del sito illustrano, mediante l’utilizzo di schede informative divise per macro argomenti, le tematiche riguardanti la biodiversità e il mare dando uno spaccato generale della situazione attuale e fornendo utili consigli per preservare e conservare la loro bellezza.

Per ulteriori informazioni e per visitare il portale si rimanda al link: www.naturaitalia.it

Efficienza energetica: Italia bocciata dalla Commissione UE

La Commissione europea ha inviato in questi giorni una lettera a firma di Miguel Arias Canete, commissario europeo all’energia, per bacchettare l’Italia in merito a “ritardi e contraddizioni nel recepimento della Direttiva europea 2012/27 sull’efficienza energetica”.

La Commissione europea specifica che “non è stata recepita la disposizione secondo cui si stabiliscono condizioni adeguate affinché gli operatori del mercato forniscano ai consumatori di energia informazioni adeguate e mirate nonché consulenza in materia di risparmio di energia ed efficienza”.

Secondo Bruxelles nel nostro paese risultano inadeguate le disposizioni volte a garantire la promozione e l’accesso delle piccole e medie imprese al mercato risultando, inoltre, non adeguatamente informate sul corretto funzionamento del mercato dei servizi energetici.

Sono 35 i punti problematici riscontrati dalla Commissione Ue rispetto ai quali il Governo dovrà fornire delle risposte entro i prossimi 60 giorni.

Una migliore efficienza energetica e una stringente regolamentazione dei consumi sono indispensabili per risparmiare sulla bolletta ma anche fondamentali per ridurre l’impatto ambientale connesso al fabbisogno energetico della propria famiglia o aziende.

 

 

 

Bonifiche dell’amianto: nuovi incentivi previsti nel collegato ambientale

Il governo ha presentato al Senato un emendamento al collegato Ambientale che introduce due tipi di incentivi per le bonifiche d’amianto:

- credito d’imposta: per i soggetti titolari di reddito d’impresa che effettuano nel biennio 2016/2018 interventi di bonifica d’amianto sulle aree produttive arriva un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute;

- creazione fondo speciale: un fondo da oltre 5 milioni e mezzo di euro nel 2015 e circa 6 milioni per il biennio 2016-2017 per finanziare gli interventi di bonifica sugli edifici pubblici.

Come spiegato dal ministro Gian Luca Galletti il problema dell’amianto è un’urgenza nazionale che riguarda tante comunità e “un disastro ambientale diffuso che con gli strumenti nuovi che il governo mette in campo può cominciare ad essere affrontato non solo nei grandi siti, ma anche nelle migliaia di micro realtà sparse per il territorio che rappresentano un pericolo per i cittadini”.

Bike Days 2015: Torino 30 maggio – 7 giugno

Il capoluogo piemontese, insignito del titolo di Capitale europea dello sport per l’anno 2015, ospiterà i Bike Days 2015 ovvero nove giorni all’insegna di eventi legati al mondo della bicicletta.A promuovere la manifestazione saranno due associazioni torinesi : Bike Pride Fiab Torino e Verticalife.

La manifestazione avrà inizio il 30 di maggio e terminerà il weekend del 6/7 giugno con due giorni di festival legati alle due ruote con eventi e stand informativi in Piazza Vittorio Veneto.

Tra gli eventi previsti dalla manifestazione troviamo:

-30 maggio – 7 giugno: Vento Bici Tour un tour ciclistico con partenza da Venezia e arrivo a Torino;

- 31 maggio: partenza da Torino della tappa finale del Giro d’Italia;

- 1 giugno: passaggio a Torino del The Sun Trip, il tour da Chambery a Milano con bici solari;

-7 giugno: quarta edizione della Torino Vertical Bike, gara di mountain bike cittadina;

- 7 giugno: VI edizione della parata Bike Pride, pedalata di 12 Km aperta e accessibile a tutti.

 

Rapporto 2015 World Water Development dell’ONU: 40% di acqua in meno nel 2030

Il rapporto 2015 “World Water Development” dell’Onu stima un calo del 40% di acqua nei prossimi 15 anni con gravi conseguenze sul settore agricolo ed industriale se non si dovesse riuscire ad incrementare l’efficienza riducendo lo spreco dell’oro blu.

Secondo le stime del rapporto dell’Onu nei prossimi 15 anni la popolazione crescerà, così come la domanda di acqua e di cibo. Il settore agricolo che attualmente usa il 70% dell’acqua dolce disponibile, una cifra che sale al 90% nei Paesi meno sviluppati, si troverà a dover produrre entro il 2050 il 60% di cibo in più a livello globale ed il 100% in più nei Paesi in via di sviluppo. Per ovviare al problema della mancanza di acqua il settore agricolo dovrà obbligatoriamente, secondo quanto riportato dalle stime dell’Onu, incrementare l’efficienza riducendo lo spreco d’acqua e aumentando la produttività delle colture.

Anche per quanto concerne il settore della produzione energetica, spiega il rapporto Onu, ci si aspetta un incremento del prelievo di acqua dolce dall’attuale 15% fino al 20% entro il 2035. Anche questo settore deve fare grandi passi in avanti per migliorarsi: servono sistemi più efficienti di raffreddamento degli impianti e una crescita delle fonti rinnovabili come eolico, solare e geotermico.

 

Obama ordina il taglio delle emissioni di gas serra

Il presidente Usa Barack Obama ha  firmato un ordine esecutivo che fissa i nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra per le agenzie federali, utilizzando così il suo potere esecutivo per affrontare alla radice le cause del cambiamento climatico e dare l’esempio agli altri Paesi.

Le direttive prevedono che nell’arco di 10 anni vi sia un taglio del 40% delle emissioni ed un aumento dell’uso di energia elettrica da fonti rinnovabili fino al 30%. Tali obiettivi risultano in linea con l’accordo climatico sottoscritto nel novembre 2014 con la Cina, che prevede che entro il 2025 gli Usa riducano del 26 – 28% le emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 2005.

La direttiva di Obama amplia l’obiettivo che il presidente Usa aveva proposto nel suo primo anno di mandato: tagliare le emissioni di gas serra federali del 28% entro il 2020.

Obiettivi ambiziosi, che dovrebbero modificare l’economia Usa. I cambiamenti ambientali in atto rappresentano anche una opportunità per i contribuenti americani che, calcola la Casa Bianca, dalla riduzione dei gas serra nei prossimi dieci anni potranno ridurre di 18 miliardi di dollari i costi per il consumo di elettricità, rispetto ai livelli del 2008.

Francoforte si aggiudica il primato di città più sostenibile del Pianeta

Secondo un recente studio condotto dalla società britannica Arcadis, che ha compilato un vero e proprio indice delle città più sostenibili del Pianeta, Francoforte si aggiudica il primo posto, seguita da Londra e Copenaghen. Fanalino di coda della speciale classifica è Nairobi, preceduta da città come Nuova Delhi e Mumbai.

arcadis

 

I risultati dell’indagine sono stati pubblicati di recente nel Sustainable Cities Index che ha preso in considerazione la vivibilità di 50 capitali mondiali sulla base di 20 indicatori di sostenibilità riferiti a 5 aree-chiave: economia, business, fattori di rischio, infrastrutture e la finanza. I risultati sono poi  stati suddivisi in ulteriori 3 sotto-indici: people, planet, profit. Dalla combinazione dei dati per ogni singolo parametro dipende la posizione di ogni città in termini di sostenibilità globale.

La città tedesca impegnata già da anni nella promozione di molteplici iniziative a favore della sostenibilità, ha migliorato la rete di trasporti pubblici, aumentato il numero di piste ciclabili a diposizione della popolazione locale e ridotto concretamente l’impatto ambientale dei propri cittadini. Il 52% della superficie urbana, infatti, è coperto da verde pubblico (parchi, serre, orti urbani e aiuole) e utilizzato per la promozione di attività ricreative di libero accesso.

Le città meno sostenibili sono soprattutto asiatiche, sulle quali gravano le conseguenze di una fase di forte e disordinata crescita demografica ed economica.

Per quanto riguarda l’Italia troviamo Roma a centro classifica guadagnandosi un 24° posto appena sotto Tokio; ma quello che colpisce è il dato su scala europea dove si denota un non certo invidiabile terzultimo posto sopra solamente a Mosca e Istambul e superata da tutte le altre metropoli europee.

 

 

Solar Impulse 2: il primo aereo ad energia solare ad effettuare il giro del mondo

Si chiama Solar Impulse 2, ha una apertura alare di 72 metri e più di 17 mila celle solari sulle sue ali che lo rendono il primo aereo interamente ad energia solare in grado di effettuare il giro del globo, almeno è quanto stanno tentando di dimostrare i due piloti Bertrand Piccard e André Borschberg.

L’obiettivo dei due piloti e del team alle spalle del progetto è quello di percorrere oltre 35.000 km di viaggio, in varie tappe sia di giorno che di notte, per dimostrare la fattibilità dello sviluppo di tecnologie che utilizzano fonti di energia pulita.

Il viaggio ha preso il via il 9 marzo da Abu Dhabi e prevede diverse tappe sul suo percorso che lo porteranno a ritornare al punto di partenza dopo aver attraversato India, Cina, Stati Uniti, Europa e Nord Africa.

Alla base del progetto Solar Impulse 2 vi è stato lo sviluppo di un prototipo, che aveva compiuto con successo alcuni voli in Europa, Marocco e Stati Uniti. Ad ogni tappa venivano poi organizzati incontri con governi, organizzazioni non governative, università e scuole per parlare di tecnologie pulite.