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Prolungamento Protocollo di Kyoto: primo ok dall’UE

Il Parlamento Europeo ha dato il primo ok al prolungamento dell’impegno del protocollo di Kyoto fino al 2020. La Commissione ambiente ha approvato a larga maggioranza “l’emedamento di Doha”, tale documento sarà ora sottoposto alla seduta plenaria che si terrà in giugno e poi adottato dal Consiglio UE e dagli Stati membri.

Con l’approvazione dell’emendamento i Paesi membri si impegnano ad una riduzione del 20% della CO2 entro il 2020 rispetto al 1990.

Firmato nel 1997 e ratificato dall’Ue nel 2002, il protocollo di Kyoto aveva fissato un limite annuale vincolante alle emissioni di gas serra per i firmatari – una riduzione dell’8% rispetto ai livelli del 1990 – per il periodo 2008-2012. Il secondo periodo di impegno, dal 2013 al 2020, è stato concordato alla conferenza sul clima di Doha a dicembre del 2012 e serve a coprire il gap fino alla data in cui dovrebbe entrare in vigore l’accordo attualmente in fase di negoziazione, atteso dalla conferenza Onu di Parigi di quest’anno.

 

Rapporto Ispra: mappa italiana consumo del suolo

L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha presentato la prima “mappa italiana” sul consumo di suolo: un lavoro che, grazie alla nuova cartografia ad altissima risoluzione, ha consentito all’Istituto di tracciare il perimetro della copertura artificiale dell’intera penisola scendendo nel dettaglio e fornendo, per la prima volta, tutte le informazioni relative a regioni, province e comuni.

Il lavoro traccia l’immagine di un’Italia sottomessa al cemento, che ha letteralmente divorato il 20% delle coste dello stivale, un consumo di suolo dovuto principalmente alla costruzione di nuove infrastrutture, di insediamenti commerciali e all’espansione di aree urbane a bassa densità.

Un Paese ancora incapace di tutelare il proprio patrimonio naturale: secondo lo studio infatti in Italia sarebbe cementificata una quantità di costa pari a quella dell’intera Sardegna, con oltre 34000 ettari di suolo cementificato all’interno di aree protette, il 9% delle zone a pericolosità idraulica e il 5% delle rive di fiumi e laghi.  Secondo i dati forniti dall’Ispra è stato ‘impermeabilizzato’ il 19,4% di suolo compreso tra 0-300 metri di distanza dalla costa e quasi e il 16% compreso tra i 300-1000 metri.

Come dichiarato dal Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti in occasione della presentazione del rapporto “I dati Ispra sul consumo del suolo raccontano un’Italia che esaurisce in maniera sempre più preoccupante le sue risorse vitali, mettendo a rischio tante aree del Paese e dunque anche i cittadini [...]” un Paese prosegue il Ministro a cui “Serve una nuova cultura di rispetto dell’ambiente e di cura del territorio che parta dall’insegnamento ai giovani per costruire un’Italia più sicura e quindi più civile”.

 

29 aprile: giornata mondiale delle vittime da amianto

Si celebra oggi, 29 aprile, la giornata mondiale delle vittime da amianto. La ricorrenza da una parte serve a ricordare le tante vittime della fibra killer e inoltre offre l’opportunità di porre l’attenzione sull’attuale situazione in tema di interventi e bonifiche.

Il CNR-Inail ha stimato in 32 milioni di tonnellate l’amianto ancora presente sul territorio italiano; secondo i dati della banca dati dell’Inail, poi, ogni anno in Italia muoiono ancora 4mila persone per tutte le malattie correlate, con oltre 15mila casi di mesotelioma maligno diagnosticato dal 1993 al 2008.

La mappatura dell’amianto presente sul territorio, utile per avere un quadro delle quantità ancora presenti sul territorio, è stata conclusa solo da metà delle Regioni (Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta), mentre è in fase di ultimazione nelle province autonome di Bolzano e Trento.

La Banca Dati Amianto coordinata dal ministero dell’Ambiente riporta almeno 38.000 siti su tutto il territorio nazionale, con oltre 300 siti in classe di priorità 1, ovvero a maggior rischio, su cui avviare da subito le azioni di risanamento.

Come ricordato da Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente:

Il risanamento ambientale, la bonifica e il corretto smaltimento dei materiali contenenti amianto devono essere le priorità per portare a zero il rischio connesso con l’esposizione alla pericolosa fibra..

 

Accordo ECO-IEST/ISPRA

Firmato a Teheran un Memorandum d’intesa per la cooperazione ambientale tra l’ISPRA e l’Istituto intergovernativo di Scienze e Tecnologie ambientali ECO-IEST che ha sede nella capitale iraniana e comprende dieci Stati dell’area Caspio-Golfo Persico-Caucaso.

L’accordo, stipulato su impulso del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, formalizza la disponibilità ad eventuali future cooperazioni tra i Paesi, in particolare sulla tutela della biodiversità dell’ambiente marino dai rischi di inquinamento.

L’ISPRA, rappresentato dal Direttore Generale Stefano Laporta, metterà a disposizione le proprie competenze nell’individuazione degli idrocarburi ancora contenuti nei relitti, nella ricerca ed eliminazione degli ordigni eventualmente presenti sui fondali, nonché nel dragaggio e nello smaltimento dei sedimenti contaminati, nel rispetto degli ecosistemi marini e costieri secondo le più avanzate norme tecniche valicate internazionalmente.

L’accordo è solo il culmine di una intensa attività di approfondimento che ha origine nel novembre dello scorso anno quando il ministro Galletti e la Vice Presidente e Capo Dipartimento Ambiente della Repubblica islamica dell’Iran Masoumeh Ebtekar avevano sottoscritto un documento con cui si dava avvio alla cooperazione tra Italia e Iran sull’interscambio di tecnologie e conoscenze in materia ambientale.

22 Aprile: si celebra l’Earth Day

Si celebrerà il 22 aprile la Giornata della Terra, al suo 45° compleanno, con una serie di eventi organizzati nel mondo dalla rete Earth Day di Washington, l’ONG internazionale che dal 1970 crea l’evento di sensibilizzazione alla tutela del pianeta più impattante dell’universo, coinvolgendo 192 paesi,  oltre 22mila partner e più di 1 miliardo di persone.

In Italia la festa si è aperta con l’allestimento del Villaggio per la Terra, il 18 e 19 aprile, a Villa Borghese, per il concerto Earth Day, che coniuga momenti di riflessione sulle grandi questioni ambientali e intrattenimento. Un villaggio globale, che vede sul palcoscenico musiche e culture dal mondo proprio a testimonianza di un impegno senza confini.

Diverse e sparpagliate per lo stivale le iniziative in programma per il 22 aprile: da quelle a carattere sportivo come l’Earth Day Cefalù, dal 18 al 22, promossa dal Comune di Cefalù in collaborazione con Earth Day Italia, un appuntamento sportivo turistico di portata internazionale che richiama atleti ed appassionati da tutta Europa; a quelle didattiche come l’Earth Day di Menfi (AG) che organizza,una manifestazione per illustrare alle nuove generazioni il mondo delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica.

Per tutte le iniziative in programma e per maggiori informazioni si rimanda al sito:

www.earthdayitalia.it

 

Il Canada fallisce gli obiettivi sul clima

Secondo Environment Canada, che ha presentato un report alle Nazioni Unite, il paese ha poca speranza di onorare i suoi impegni internazionali sul clima.

Il rapporto mostra come le emissioni annue del Canada siano cresciute del’1,5% nel 2013, e del 4% tra il 2009 e il 2013. Ad oggi l’obiettivo di Ottawa per il 2020, fissato dallo stesso primo ministro Stephen Harper nel 2009 a Copenaghen, che prevedeva un taglio del 17% rispetto ai livelli del 2005, risulta esser stato sforato di quasi il 20%.

Il primo colpevole di questa pessima performance è lo sfruttamento del petrolio da sabbie bituminose, le emissioni delle tar sands sono cresciute di 30 milioni di tonnellate tra il 2005 e il 2013 fino a 62 MT.

Il governo Harper, in linea con le misure prese dal governo statunitense – ha imposto più severi standard di efficienza energetica e introdotto misure per dismettere le centrali tradizionali a carbone –purtroppo tali azioni non avranno impatto immediato e il paese ha poca speranza di onorare i suoi impegni internazionali sul clima.

Il Canada si presenterà alla COP 21 di Parigi con un handicap piuttosto visibile.

 

Expo 2015: il 9 maggio aprirà il Parco della Biodiversità

Sarà uno dei luoghi più originali dell’intera Esposizione Internazionale che avrà luogo a Milano a partire dal 1° maggio.

Un’area di 8500 metri nella quale circa 300 specie di piante, terre naturali e colture delle zone del paesaggio italiano daranno sfoggio della loro bellezza e mostreranno al visitatore le infinite varietà della biodiversità italiana, dalla montagna alpina alla Pianura, dall’Appennino alle coste mediterranee.

Il Parco aprirà il 9 maggio poco più di una settimana dopo l’apertura ufficiale dell’Expo 2015.

Tra i partner del progetto curato da BolognaFiere anche Federbio, FederUnacoma e Cosmetica Italia – per una carrellata sulle nuove tecnologie di una agricoltura bio anche al servizio della cosmesi -, Legambiente, la Fiera di Norimberga che organizza Biofach e Ifoam l’organizzazione mondiale per il biologico.

Fgas: il 31 maggio scade il periodo per la presentazione delle dichiarazioni annuali

Le imprese che operano su impianti fissi contenenti gas fluorurati ad effetto serra secondo le attività contemplate nei Regolamenti CE 303/2008 e 304/2008 per una quantità superiore ai 3 Kg, DEVONO ottenere la certificazione secondo quanto previsto dal DPR 43/2012.

Le imprese che rientrano negli obblighi di certificazione devono pertanto rivolgersi ad organismi di certificazione (OdC) accreditati da ACCREDIA e designati dal Ministero dell’Ambiente per richiedere la certificazione dell’impresa.

La durata della certificazione è quinquennale e va mantenuta mediante verifiche annuali di sorveglianza di tipo documentale anche in assenza di modifiche o interventi sulle aparecchiature.

Il 31 maggio scade il termine stabilito per la presentazione delle dichiarazioni annuali!

Europrogetti S.r.l. mette a disposizione il proprio personale e la propria competenza per fornire ulteriori informazioni sull’argomento.

Orta Reloaded: progetto per la rinascita del lago

L’inquinamento del lago d’Orta trae le sue origini alla fine degli anni ’20 quando le sue sponde videro il sorgere di un nuovo insediamento dedito alla produzione della seta artificiale. Al termine del processo di lavorazione le acque reflue dell’insediamento produttivo, inquinate da solfati di rame e ammonio, venivano scaricate nelle acque del lago.  Nel giro di tre anni si assistette alla scomparsa di zooplancton e di fitoplancton con conseguente diminuzione della fauna ittica. A partire dagli anni ’60 la nascita di numerose rubinetterie sulla sponda nord-occidentale del lago portò ad un progressivo peggioramento della qualità delle acque che proseguì fino agli anni ’80 con un costante incremento del contenuto di azoto ammoniacale, una forte acidificazione delle acque ed elevati contenuti di rame in forma ionica. Dopo il divieto di balneazione, imposto dal 1986 per l’eccessiva acidità delle acque, su proposta dell’Istituto Italiano di Idrobiologia del C.N.R. venne realizzato tra il 1989 e il 1990 un piano di risanamento  mediante il liming del lago, cioè l’aggiunta di carbonati alle acque del lago per neutralizzare l’acidità.

Conferenza Quarna 12-08

Nonostante il successo del Piano di risanamento, che ha ristabilito le condizioni ideali per il ritorno e lo sviluppo della vita, il Lago d’Orta presenta ancora un evidente squilibrio nel suo ecosistema.

E’ in questo quadro che si inserisce il progetto Orta Reloaded elaborato da Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone, in collaborazione con Fantini Rubinetterie, Fondazione Comunità del Novarese Onlus e il Distretto turistico dei laghi.

Il progetto prevede la realizzazione di 3 azioni distinte:

  • progetto didattico -  in cui verrà illustrata, alle classi coinvolte dal progetto, la storia dell’inquinamento del Lago e l’importanza dell’acqua quale risorsa primaria da proteggere e preservare, il tutto mediante interventi in classe, laboratori e uscite sul territorio;
  • monitoraggio del Lago d’Orta – concreta azione di monitoraggio in tempo reale mediante l’utilizzo dell’imbarcazione utilizzata per il progetto scientifico Sailing operato da giugno 2014 sul Lago Maggiore e giunto a conclusione. Si prevede l’adeguamento delle dotazioni tecniche disponibili sull’imbarcazione per consentire la misura in continuo di una più vasta gamma di parametri.
  • comunicazione – istituzione di un sito web che avrà lo scopo di raccogliere e presentare al pubblico tutto il materiale inerente la storia dell’inquinamento del lago e del suo recupero, informazioni sull’ecosistema dell’Orta e informazioni su come effettuare le donazioni.

Le diverse azioni previste hanno come obiettivo quello di dare una completa informazione sulla storia dell’inquinamento del Lago d’Orta e il suo recupero nonchè costruire una coscienza ambientale per le nuove generazioni affinchè si possa immaginare un futuro sostenibile nei prossimi 25 anni per il lago e il suo territorio.

E’ da sottolineare come la copertura economica dell’intero progetto è garantita dalla Fondazione Comunità del Novarese che assegnerà uno stanziamento fisso dell’80% del contributo richiesto e il restante 20% vincolato al raggiungimento dell’obiettivo del 10% del contributo ricavato dalle donazioni da parte di privati.

E’ possibile effetturae una donazione sui conti della Fondazione indicando come causale “Progetto Orta reloaded”:

Bancoposta codice IBAN IT63T0760110100000018205146

Conto Corrente Postale n. 18205146

Fai un gesto concreto e aiuta il Lago d’Orta, effettua una donazione e dai una mano al progetto “Orta reloaded” è semplicissimo basta collegarsi al seguente link e seguire le indicazioni:

- http://www.fondazione.novara.it/orta-reloaded/

 

 

Prima Settimana Europea dello Sviluppo Sostenibile: 30 maggio-5 giugno

Dal 30 maggio al 5 giugno si svolgerà la prima Settimana Europea dello Sviluppo Sostenibile (ESDW), un’iniziativa dedicata a stimolare e dare visibilità ad attività, progetti ed eventi che promuovono lo sviluppo sostenibile.

L’idea dell’istituzione della Settimana Europea dello Sviluppo Sostenibile è stata lanciata da Francia, Germania e Austria, nel contesto del Consiglio dei ministri Ambiente dell’ottobre 20014.

L’iniziativa intende raccogliere sotto un unica iniziativa le settimane per lo sviluppo sostenibile già esistenti a livello nazionale e per promuovere e stimolare  nuove attività ed eventi all’interno degli Stati membri  ma anche fuori dall’UE.

Per poter partecipare all’evento i progetti/iniziative dovranno registrarsi sul sito dedicato all’iniziativa e saranno ammessi solamente quelli riguardanti una o più dimensioni dello sviluppo sostenibile che non abbiano esclusivamente scopo di lucro, quali ad esempio: conferenze, mostre, mercati, proiezioni di film, attività locali, iniziative di business sostenibili e progetti educativi.

L’organizzazione degli eventi potrà essere gestita da agenzie governative, centri di ricerca, istituti di istruzione, musei, fondazioni, organizzazioni locali, associazioni, imprese e ONG, così come singoli cittadini.

Il coordinatore degli eventi e delle iniziative per l’Italia è il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Per maggiori informazioni consultare il sito: www.esdw.eu