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3 – 4 Novembre: Stati generali della Green Economy

Gli Stati Generali della Green Economy sono un processo di elaborazione strategico-programmatica aperto e partecipato che vede il coinvolgimento dei principali stakeholder della green economy italiana.
Sono promossi dal Consiglio nazionale della green economy, formato da 64 organizzazioni di imprese, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e il Ministero dello Sviluppo Economico e vedono quest’anno la loro IV edizione.
L’iniziativa, nata nel 2012, è diventata ormai un punto di riferimento per migliaia di imprese e ha coinvolto tra il 2012 e il 2013 più di 4000 stakeholder.
Gli Stati Generali sono un’iniziativa inserita nel processo che l’Unione europea ha avviato per dare attuazione agli impegni presi nella Conferenza di Rio +20.

L’edizione 2015 si terrà il 3 e 4 novembre 2015 nell’ambito della manifestazione Ecomondo – Key Energy – Cooperambiente a Rimini Fiera.

Nell’ambito dell’evento verrà presentata la 1° Relazione sullo stato della green economy in Italia, una fotografia delle imprese green a livello nazionale e un’analisi dell’andamento della green economy nei principali settori, con uno sguardo alle prospettive future.

Per maggiori informazioni e per iscrizioni visitare il seguente link:
www.statigenerali.org

Certificati bianchi: bocciato il documento di consultazione da parte delle associazioni di settore

Le associazioni di settore raggruppate nel Coordinamento Free, fonti rinnovabili ed efficienza energetica, hanno bocciato il documento di consultazione sui Certificati bianchi promosso dalla Direzione Mercato elettrico del Ministero dello Sviluppo economico.
Il giudizio, che le associazioni hanno dato durante un’audizione al Senato, trae le sue ragione sulla base delle poche luci e delle molte ombre messe in luce dal documento.
Se da una parte si apprezza lo sforzo che il Ministero dello sviluppo economico sta portando avanti in ordine ad una ridefinizione e potenziamento dei certificati bianchi,; dall’altra le nuove linee guida approvate destano più di qualche perplessità.
Il rischio paventato del Coordinamento Free è che le nuove linee guida delineate dal Mise penalizzino gravemente la diffusione delle Esco, e di fatto il processo di loro specializzazione e qualificazione, a causa dell’obbligo di capitalizzazione equivalente al cumulo dei TEE ricevuti o alla richiesta indiscriminata di fidejussioni bancarie.
Una situazione che a detta del presidente del Coordinamento Free, Gianni Silvestrini “indurrebbe la scomparsa di fatto della stragrande maggioranza delle energy service company specializzate nel settore, rendendo possibile svolgere questa attività solo in forma consulenziale e/o come marginale diversificazione di portafoglio”.

Bologna: un’app che premia i cittadini che agiscono a favore della salute ambientale

Si chiama PlayBlueap ed è la prima applicazione online che mira a coinvolgere i cittadini ai temi dei cambiamenti climatici, rendendoli parte attiva del Piano di adattamento che il Comune di Bologna ha preparato nell’ambito del progetto LIFE+ (LIFE11 ENV/IT/119) BLUE AP.

Sviluppata nell’ambito del progetto LIFE+, e coordinata dal Comune di Bologna in collaborazione con i partner Arpa E.R., Ambiente Italia e Kyoto Club, l’applicazione è un gioco sociale online dove i cittadini sono invitati a raccontare le proprie azioni a favore dell’ambiente attraverso il proprio account Twitter.

I cittadini bolognesi sono così chiamati ad agire realmente per la propria città attraverso una serie di azioni suggerite e suddivise online in categorie: agricoltura, salute, città, resilienza, biodiversità, acqua, eventi meteorologici estremi-disastri e in seguito premiati con una classifica online.

 

 

Certificazione energetica edifici: Dal 1° ottobre nuovo Attestato di Prestazione Energetica

Modifiche alle regole sulla certificazione energetica degli edifici, dal 1° di ottobre infatti entrano in vigore i tre decreti emanati il 26 giugno in materia di efficienza energetica.

Vengono modificate in particolar modo le modalità di calcolo della prestazione energetica e i requisiti minimi di efficienza per gli edifici nuovi e quelli sottoposti a ristrutturazione ed inoltre viene modificata la struttura del nuovo APE, attestato di prestazione energetica.

Da questo momento l’APE sarà valido su tutto il territorio nazionale così da eliminare le disomogeneità tra le varie normative regionali in merito alla valutazione delle prestazioni energetiche di un edificio o di un’unità immobiliare.

Le classi energetiche da sette diventano dieci: si parte, come prima, dalla G (la peggiore), per arrivare al top dei quattro livelli di classe A: A1, A2, A3, A4. Inoltre il nuovo APE riporterà, oltre i consumi per il riscaldamento invernale, anche quelli per il rinfrescamento estivo, le emissioni di anidride carbonica correlate e l’eventuale energia esportata dall’autoproduzione con impianti da fonte rinnovabile.

La nuova normativa identifica anche un nuovo schema di annuncio commerciale, che dovrebbe consentire al cittadino, alle Amministrazioni e a tutti gli operatori del settore edilizio un confronto più immediato delle caratteristiche di edifici diversi, favorendo un orientamento del mercato verso quelli di qualità energetica migliore, ovvero più efficienti e con minori costi di riscaldamento e raffreddamento.

 

 

Festival dell’acqua: Milano 5-9 ottobre

Il Festival dell’Acqua viene organizzato con cadenza biennale da UTILITALIA, l’Associazione che riunisce i soggetti operanti nei servizi pubblici dell’Acqua, dell’Ambiente, dell’Energia Elettrica e del Gas, rappresentandoli presso le istituzioni nazionali ed europee, ed è ormai alla sua terza edizione dopo quella di Genova nel 2011 e della città dell’Aquila nel 2013.

L’edizione 2015 si svolge nella città di Milano in concomitanza e collegamento con la manifestazione internazionale EXPO 2015.

Il Festival dell’Acqua rappresenta il punto più alto di confronto sui grandi temi connessi alla disponibilità della risorsa idrica, alla sua tutela, alla distribuzione in Italia e nel mondo ed al suo corretto utilizzo.

Per maggiori informazioni si rimanda al sito:

festivalacqua

Gli obiettivi di uno sviluppo sostenibile per il pianeta – Lettera di Ban Ki-moon segretario generale delle Nazioni Unite

In un mondo assediato da così tante sfide, problemi e dispute, il fatto che questa settimana più di 150 leader internazionali si ritrovino alle Nazioni Unite per dotarsi di una nuova visione per il futuro benessere di tutta l’umanità rappresenta un segno di speranza.

Se i leader mondiali si stanno recando a New York è perché capiscono la necessità di orientare il pianeta lungo una rotta più equa e sostenibile. Al centro di questa nuova agenda si trovano gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG): 17 traguardi coraggiosi ma raggiungibili che mirano a porre fine alla povertà, a lottare contro l’ineguaglianza, ad affrontare i cambiamenti climatici e a costruire società pacifiche entro l’anno 2030.

Questi SDG, altrimenti noti come “Obiettivi globali per lo sviluppo sostenibile”, sono il risultato della consultazione più aperta e trasparente nella storia delle Nazioni Unite, all’interno della quale individui, organizzazioni comunitarie, imprese, scienziati, accademici e altri partner hanno lavorato in collaborazione coi governi. Milioni di persone hanno condiviso la propria visione per un mondo migliore, e i passi necessari a raggiungerla. Il risultato è una vera e propria agenda di popolo. Questi obiettivi sono di natura universale; si applicano a tutti i Paesi, perché sappiamo che anche quelli dotati del maggiore benessere sono ancora lontani dal vincere la povertà o dal raggiungere una piena eguaglianza fra i generi. Non c’è un obiettivo che sia più importante degli altri; sono tutti complementari e più forti nella loro reciprocità. Prendiamo ad esempio l’accesso alla corrente elettrica, che a un bambino può permettere di studiare anche di sera. Quell’energia potrebbe derivargli da una fonte solare, e di conseguenza si tira in ballo la questione dei mutamenti climatici. A sua volta, un’industria dei pannelli solari sarebbe in grado di aiutare un Paese in via di sviluppo a migliorare la propria economia. E così migliori opportunità di studio possono a loro volta portare a migliori opportunità di lavoro, innovazione, e istituzioni nazionali più salde.

Questi Obiettivi sono anche fortemente collegati ai nostri sforzi in nome della pace e della sicurezza internazionale. È proprio nei Paesi segnati dai conflitti che si possono individuare tanti bisogni umani. Non saremo in grado di raggiungere gli SDG senza ribadire il nostro intento di porre fine ai conflitti e alle violenze di oggi. Quando cominciano le ostilità, tante altre cose s’interrompono: la scuola, le campagne per le vaccinazioni, la crescita economica e lo stesso sviluppo. Allo stesso tempo il raggiungimento di questi obiettivi contribuirebbe a prevenire instabilità e violenze. I nuovi Obiettivi mirano perciò a promuovere società giuste, pacifiche e inclusive, l’accesso alla giustizia, e istituzioni funzionali, responsabili e inclusive. Un mondo sostenibile sarà anche un mondo più sicuro.

Ottenere dei miglioramenti di portata tanto drammatica nel giro di quindici anni non sarà impresa da poco. E tuttavia già sappiamo che stabilire degli obiettivi globali è un metodo che funziona. Gli Obiettivi per lo sviluppo del Millennio, che furono adottati nel 2000, hanno migliorato le vite di milioni di persone. La povertà globale continua a decrescere; sempre più persone si sono viste garantire l’accesso a fonti migliori d’acqua; più bambini che mai frequentano le scuole elementari; e una serie d’investimenti mirati alla lotta contro la malaria, l’Aids e la tubercolosi hanno salvato milioni di persone.

Tuttavia c’è molto altro da fare, soprattutto per raggiungere i più emarginati e vulnerabili, e per incamminarci tutti lungo una strada per lo sviluppo sostenibile. La nuova agenda e gli Obiettivi rappresentano l’impegno a non lasciarci nessuno dietro. Valgono allo stesso tempo per i millennial e i loro nonni, per gli abitanti delle città così come per quelli delle comunità rurali, per i datori di lavoro e i loro impiegati, per i Paesi sviluppati e per quelli in via di sviluppo.

Così come tanti sono stati quelli che hanno contribuito alla formulazione degli SDG, il loro raggiungimento richiederà uno sforzo da parte di tutti, ovunque. Le Nazioni Unite e io non vediamo l’ora di poter lavorare con gente di tutto il mondo per realizzare quegli obiettivi e trasformare il pianeta. Quello è il nostro piano; quella è la nostra promessa; mettiamoci al lavoro!

Ban Ki-moon

Segretario Generale delle Nazioni Unite

3 settembre – 1 novembre: Mostra Acqua Shock di Edward Burtynsky

Per la prima volta in Europa, dal 3 settembre 2015 all’1 novembre 2015, presso il Palazzo della Ragione Fotografia, sarà visibile il progetto fotografico dedicato all’acqua del fotografo canadese Edward Burtynsky :Acqua Shock.

La mostra è promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, Palazzo della Ragione, Civita, Contrasto e GAmm Giunti in collaborazione con Admira e curata da Enrica Viganò.

La rassegna fa parte di Expo in città, il palinsesto di iniziative che accompagna la vita culturale di Milano durante il semestre dell’Esposizione Universale.

Edward Burtynsky, grande interprete della fotografia internazionale, da sempre documenta gli effetti del nostro progresso sul pianeta. Attraverso ricerche approfondite e lunghi viaggi ha scoperto e raccontato realtà solo in apparenza lontane, ma strettamente collegate al futuro del genere umano.

Le risorse naturali sono al centro del suo lavoro e dopo le affascinanti immagini delle cave e la magnifica serie dedicata al petrolio, negli ultimi anni si è rivolto allo studio della primaria fonte di vita sulla terra.

Acqua Shock raccoglie 60 fotografie divise in sette capitoli – Golfo del Messico, Devastazioni, Controllo, Agricoltura, Acquacoltura, Rive, Sorgenti – l’analisi di tutti gli aspetti connessi all’origine e all’utilizzo dell’acqua: dal delta dei fiumi ai pozzi a gradini, dalle colture acquatiche alle irrigazioni a pivot centrale, dai paesaggi disidratati alle sorgenti indispensabili.

“Immagini splendide – afferma Enrica Viganò – specchio di una verità che non vogliamo affrontare: il liquido più prezioso non è eterno!  La straordinaria bellezza degli scenari fotografati da Burtynsky ci invita alla riflessione, dopo aver incantato il nostro sguardo con il fascino del sublime”.

In mostra sarà proiettato il documentario “Where I Stand” (10 min.) prodotto dallo Studio Burtynsky per coinvolgere i visitatori nel processo di produzione di queste magnifiche immagini. In più di trent’anni di carriera l’artista che da sempre fotografa grandi vedute ha potuto e voluto aggiornare  la tecnica dei suoi scatti e ce ne svela i segreti. Per il progetto sull’acqua Burtynsky ha fatto ampio uso di droni, elicotteri e strutture per poter guardare dall’alto i suoi soggetti.

Edward Burtynsky parteciperà al Festival dell’acqua in corso a Milano dal 5 al 9 ottobre 2015 presso il Castello Sforzesco.

 

2-4 ottobre 2015: Green City MIlano

Da venerdì 2 a domenica 4 ottobre 2015, si terrà a Milano l’edizione numero zero di Green City Milano una tre giorni dedicata al verde.

La manifestazione è promossa dall’ Assessorato al Verde del Comune di Milano e vedrà oltre 300 eventi diffusi in tutta la città realizzati da oltre 120 enti organizzatori tra privati cittadini, associazioni, cooperative e aziende, con l’aiuto di numerosi volontari. Tra i vari eventi saranno attivi workshop, percorsi botanici a piedi o in bicicletta, laboratori  per bambini e adulti, e tanti altri appuntamenti aperti al pubblico, alla scoperta di luoghi affascinanti e segreti di Milano.

Cuore pulsante della manifestazione sarà il Green Center ai Giardini della Guastalla. I più antichi giardini pubblici nel centro di Milano diventeranno il punto di riferimento per tutte le giornate della manifestazione, una casa nel verde dove accogliere e incontrare i milanesi, che ospiterà una moltitudine di eventi.

Da sottolineare l’appuntamento di sabato 3 ottobre alle ore 12 in cui sarà inaugurato il nuovo Museo Botanico di Milano.

Per informazioni sul programma della manifestazione visitate il sito:

GreenCityMilano

7-8 ottobre: Forum Rifiuti

Si terrà a Roma, il 7 e 8 ottobre presso la sala Bernini della Residenza di Ripetta, la Seconda conferenza nazionale sulle emergenze e le opportunità nella gestione del ciclo dei rifiuti.

Una due giorni per analizzare lo scenario italiano, le criticità e le vere potenzialità di un sistema virtuoso troppe volte sottovalutato; ma anche per discutere insieme ad esperti del settore sulla green economy, sugli sviluppi della ricerca, sugli aspetti gestionali e sulle esperienze virtuose messo in campo in questo settore.

L’evento, organizzato da Editoriale La Nuova Ecologia, Legambiente e Kyoto Club con la partnership del COOU, Consorzio obbligatorio oli usati, tratterà in questa edizione le tematiche riguardanti l’innovazione tecnologica e gestionale, il ruolo delle istituzioni, le opportunità ambientali, economiche e sociali di una gestione sostenibile dei rifiuti.

 

Mobilità sostenibile: il successo del car sharing impone l’obbligo di una regolamentazione del settore

Il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, durante il suo intervento ad un convegno sulla mobilità sostenibile nell’ambito di Citytech-Bustech alla Pelanda a Roma, ha sottolineato lo straordinario successo ottenuto dall’istituto del car sharing in Italia.

Nonostante la soddisfazione per il successo di uno strumento che permette di utilizzare meno l’auto privata, e di condividerla nell’obiettivo di migliorare la mobilità sostenibile, il Ministro ha voluto sottolineare l’esigenza di una regolamentazione del settore:

“Avevamo sottovalutato questo strumento, che ha avuto più successo di quanto anche i più ottimisti potevano pensare, e ci é sfuggito di mano. Per questo credo  valga la pena fare una riflessione dal punto di vista giuridico, per regolamentarlo meglio”

Sempre sul tema della Mobilità sostenibile, il ministro Galletti ha ribadito l’impegno a livello nazionale per l’abbattimento della CO2 e l’esigenza di una strategia nazionale per raggiungere tali obiettivi:

“La mobilità sostenibile oggi non è un tema che riguarda solo i comuni, ma tutto il Paese un obiettivo che abbiamo assunto come Paese quando ci siamo impegnati a ridurre la CO2 di almeno del 40% entro il 2030. E’ quindi necessaria una strategia nazionale”.