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Rinnovabili: record di investimenti nel 2015

Il nuovo rapporto Clean Energy Investment, pubblicato da Bloomberg Energy Finance, ha sottolineato come il 2015 ha visto toccare i livelli più alti per gli investimenti nelle rinnovabili.

Ha trainare una crescita che ha visto un + 30% rispetto al 2014 sono soprattutto paesi come Cina, India e Stati Uniti senza dimenticare l’apporto dei paesi emergenti dell’America Latina e dell’Africa.  Un incremento che non ha risentito di numerosi fattori che avrebbero potuto scoraggiare gli investimenti nelle rinnovabili primo fra tutti il crollo del prezzo del petrolio.

Nel dettaglio circa il 60% degli investimenti del 2015 hanno finanziato progetti su scala industriale di parchi eolici, solari, impianti a biomasse e waste-to-energy o piccoli sistemi idroelettrici.

È la Cina, e di gran lunga, il primo grande investitore in energia pulita del 2015 aumentando la sua posizione di assoluto dominio con un incremento del 17%, Stati Uniti al secondo posto. L’Europa ha visto un crollo del 18% rispetto a quanto investito nel 2014, è sempre il Regno Unito a farla da padrone.

Secondo Bloomberg Messico, Cile, Sudafrica e Marocco sono nazioni in cui il boom delle rinnovabili lascia presagire un forte sviluppo nei prossimi anni. Come anche Africa e Medio Oriente, due regioni con grande potenziale per l’energia pulita con popolazioni in crescita, sole e vento in abbondanza e, specie in molti Paesi africani, un basso tasso di accesso all’elettricità.

Kyoto Club: Rapporto 2015

Kyoto Club pubblica il Rapporto delle attività 2015.

Il documento, composto di cinque parti, illustra le attività svolte dall’Associazione nel 2015 sottolineando i progetti avviati, le collaborazioni siglate e le iniziative promosse per i Soci.

Molte delle attività descritte sono state rese possibili grazie alla collaborazione con i Soci di Kyoto Club, che hanno supportato iniziative, convegni, seminari e l’impegno dei Gruppi di Lavoro Tematici dell’Associazione.

Per visionare il documento e per avere ulteriori informazioni sull’associazione si rimanda al link:

www.kyotoclub.org/home

Costa Rica:nel 2015 il 98,95% di energia da fonti rinnovabili

L’Istituto Costa Rica elettricità (Ice), responsabile per la produzione elettrica nel paese centroamericano, ha ufficializzato il dato sulla produzione da fonti rinnovabili per l’anno 2015 che si ferma al 98,95% .

Non viene quindi raggiunta la piena autonomia energetica come annunciato e sperato; tuttavia l’Istituto Ice ha sottolineato come già nel 2015 i costaricani hanno ottenuto una notevole riduzione del costo dell’energia elettrica, che è scesa di circa il 12% rispetto al 2014.

Questo notevole risultato, che secondo le stime vedrà entro il 2021 il raggiungimento della agognata soglia del 100%, è dovuto alla straordinaria combinazione di paesaggio naturale, spiagge, foreste, vulcani e montagne, circa il 5% di tutte le biodiversità del pianeta, che costituiscono il territorio della Costa Rica.

Una tale varietà consente al Paese di promuovere il turismo sostenibile, di cui il paese centroamericano è pioniere, ma anche di sviluppare energia rinnovabile da più fonti; la maggior parte dell’energia prodotta deriva, infatti, da fonti idroelettriche e geotermiche, ma ci sono anche la produzione da biomasse, solare ed eolica.

 

21 gennaio 2016: Efficiencycloud-day a Milano

Si terrà a Milano il 21 gennaio il primo Efficiencycluod-day, l’evento è promosso dall’omonima business community dell’efficienza energetica nata dalla iCasco società di trading che offre servizi di gestione e di valorizzazione del portafoglio di crediti ambientali.

L’evento, che si svolgerà presso le sale dell’Hotel LaGare, sarà l’occasione per fornire una panoramica completa su trend, investimenti ed opportunità di un comparto chiave per l’economia del Paese.

Sarà l’AD di iCasco, Pietro Valaguzza, a dare il via alla giornata che vedrà nella mattinata una presentazione dei piani aziendali e sarà interamente dedicata al consolidamento dei rapporti con gli oltre 80 iscritti ad efficiencycloud; il pomeriggio, dedicato a tutti, vedranno l’assegnazione degli efficiencycloud-awards e la presentazione di 3 eventi distinti, nati dalla partnership con Menowatt GE, Acotel Net e Bartucci SpA, che tratteranno i temi delle tecnologie per lo sviluppo delle Smart City e Smart Metering, audit energetici e l’Energy Efficiency Protect- il nuovo prodotto assicurativo per l’efficienza.

Per maggiori informazioni sull’evento e per iscriversi alla sessione pomeridiana visitare il sito:

- www.efficiencycloud.it

 

Firmato il protocollo anti-smog

Siglato il protocollo d’intesa anti-smog tra il Ministero dell’Ambiente, rappresentato dal Ministro Galletti, la Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome, rappresentata dal Dott. Stefano Bonaccini, e l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, rappresentata dal Dott. Piero Fassino.

Il Protocollo prevede misure emergenziali da adottare dopo reiterati superamenti delle soglie massime consentite delle concentrazioni di PM10 identificabili in 7 giorni ed in particolare è previsto:

- abbassamento di 2°C delle temperature massime del riscaldamento nei locali pubblici e privati;

- abbassamento di 20Km/h del limite di velocità per il traffico veicolare in aree urbane;

- incentivazione del trasporto pubblico locale e della mobilità condivisa;

- limitazione all’utilizzo della biomassa per uso civile se presenti sistemi alternativi di riscaldamento.

Il Protocollo prevede anche un piano strategico triennale con misure vincolanti circa la riduzione delle emissioni degli impianti di riscaldamento, il passaggio ad un trasporto pubblico a basse emissioni, la realizzazione di una rete elettrica per la ricarica dei mezzi, incentivi al verde pubblico, la riduzione dell’utilizzo di fertilizzanti azotati; tale strategia di medio periodo sarà garantita da risorse per 405 milioni di euro.

Purelight: la vernice 100% ecologica che pulisce l’aria

Si chiama Purelight, inventata da Massimo Bernardoni insieme al collega Antonio Cianci, ed è prodotta dalla società Airlite una vernice 100% ecologica con in più il potere di purificare l’aria.

Il prodotto è privo di sostanze chimiche ed attraverso un processo naturale, non dissimile dalla fotosintesi clorofiliana, ha la proprietà di catturare gli inquinanti. La eco vernice, infatti, sfrutta la luce per liberare molecole ossidanti che trasformano gli inquinanti in sali minerali innoqui. Allo stesso modo, Purelight, pulisce l’aria da odori, muffe e, soprattutto, batteri, con una precisione del 99,9%, il tutto, come detto, grazie all’esposizione alla luce.

Questa innovazione potrebbe dare il suo contributo all’abbattimento dell’inquinamento, è stato calcolato infatti che se si dipingesse la superficie esterna di un palazzo di 7 piani, nel giro di 12 ore verrebbe eliminato l’inquinamento prodotto da oltre 70 auto a gasolio Euro 6. Non resta che attendere la vendita del prodotto su larga scala.

 

Università di Santiago del Cile: il buco dell’ozono raddoppia

10 milioni di chilometri quadrati tanto è l’ampiezza raggiunta a dicembre dal buco nello strato di ozono sopra l’Antartide, a renderlo noto sono i ricercatori dell’Università di Santiago del Cile i quali, basandosi sui dati satellitari raccolti nel corso degli ultimi 30 anni, hanno sottolineato come tale ampiezza risulta essere più del doppio rispetto alla media mensile rilevata negli anni precedenti.

La distruzione dello strato di ozono, spiegano i ricercatori dell’Università del Cile, è visibile anche a medie latitudini ma è chiaramente visibile sopra l’Antartide; è in questa zona che si verifica, durante la primavera australe, un grave diradamento dell’ozonosfera: noto come buco dell’ozono. La massiccia distruzione dell’ozono stratosferico avviene annualmente  tra settembre e dicembre ed è favorita dalla coincidenza di temperature molto basse della stratosfera antartica e del vortice polare Antartico che tende ad impedire all’ozono presente ad altre latitudini di chiudere il foro. Quando le temperature si alzano, alla fine della primavera, si ferma la grande distruzione dell’ozono mentre l’indebolimento del vortice polare permette al buco di chiudersi.

Il problema è causato principalmente dalle emissioni di cloro ed in particolar modo da clorofluorocarburi completamente alogenati (CFC). L’uso di queste sostanze è stato limitato e regolato dal Protocollo di Montreal, trattato internazionale firmato nel settembre 1987 ed entrato in vigore nel gennaio 1989, tuttavia aggirato in diversi modi tra i quali utilizzando gli idrofluorocarburi (HFC). Per ovviare all’aggiramento di tali limitazioni è previsto nel 2016 un aggiornamento del Protocollo con l’aggiunta dei limiti di emissione per gli HFC.

 

Dl 30 dicembre 2015 “Milleproroghe 2016″: SISTRI slittano al 2017 le sanzioni per omesso tracciamento dei rifiuti

Tra i provvedimenti previsti dal Decreto Legislativo n.210 “Milleproroghe 2016″ è presente anche una norma sul sistema di tracciamento informatico dei rifiuti SISTRI.

La norma in questione prevede lo slittamento al 1°gennaio 2017 per l’applicazione delle sanzioni circa il mancato rispetto degli obblighi di tracciamento informatico dei rifiuti. Fino alla fine del 2016, quindi, continueranno ad applicarsi gli adempimenti e gli obblighi “cartacei” previsti dal D.Lgs 152/2006 mentre per le violazioni delle regole del Sistri le sanzioni saranno previste solo per la mancata iscrizione al servizio o il mancato versamento del contributo annuale.

Nel suddetto Decreto Legge è prorogato, altresì, al 31 dicembre 2016 il contratto con l’attuale gestore del servizio SISTRI.

 

Dl 30 dicembre 2015 “Milleproroghe 2016″: slitta a febbraio il blocco allo smaltimento in discarica di rifiuti urbani e speciali con PCI>13.000Kj/Kg

E’ entrato in vigore il 30 dicembre 2015 il Decreto Legge n.210 detto “Milleproroghe 2016″; al suo interno anche l’ennesima proroga al cosidetto “addio alla discarica”.

Sarà infatti possibile smaltire in discarica rifiuti speciali e urbani con potere calorifico inferiore > 13.000 kj/kg fino al 29 febbraio 2016; il divieto di ammissibilità in discarica per tale rifiuto era stato prorogato al 31 dicembre 2015 dalla legge di conversione del DL 192/2014 emessa il 27 febbraio 2015.

Tale provvedimento non è altro che l’ennesima proroga di un divieto previsto dall’articolo 6 del D.Lgs 36/2003 che aveva come termine ultimo per il conferimento di tali rifiuti in discarica il 1° gennaio 2007.

 

La Camera dei Deputati approva il Collegato Ambientale

Via libera definitivo della Camera al Collegato Ambiente,”una piccola finanziaria verde che aiuta la società e le imprese ad andare nella direzione di un’economia più green e circolare” come spiegato dal Presidente della Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati Ermete Realacci.

Il documento contiene misure che rafforzano il recupero e il riciclo delle materie prime seconde, quelle per la riduzione della quantità di rifiuti prodotti e le disposizioni in sostegno della mobilità sostenibile insieme alla strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile.

Per quel che riguarda la gestione dei rifiuti, il Collegato ambientale contiene misure per incrementare la raccolta differenziata e il riciclaggio, modulando il tributo di conferimento dei rifiuti in discarica in funzione al raggiungimento, da parte dei Comuni, delle percentuali di riciclo previste dalla normativa statale.

Per quanto riguarda il tema del dissesto idrogeologico, come sottolineato dalla nota del Presidente Realacci, “Il provvedimento introduce infatti importanti misure per la corretta gestione e la valorizzazione dei bacini idrici e contro l’abusivismo edilizio, in particolare per quanto riguarda le aree del Paese più delicate dal punto di vista idrogeologico”.

Il Collegato Ambientale va quindi nella direzione indicata anche dalla Cop21 di Parigi conclusasi poche settimane fa nella capitale transalpina.