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Qualità dell’aria: arriva AirPack lo strumento multimediale per le scuole

Si chiama AirPack ed è un innovativo strumento educativo multimediale per le scuole nato nell’ambito della fase finale del progetto SEARCH in tema di qualità dell’aria indoor nelle scuole (School Environment and Respiratory Health of Children).

Il progetto è realizzato con il contributo  dell’Unità Ambiente e Salute di ISPRA ed è una risposta alle misure concrete richieste del processo paneuropeo nell’ambito dell’implementazione del Piano d’ azione per l’ambiente e la salute dei bambini in Europa.

Le risorse didattiche e le informazioni sono strutturate nei tre settori prioritari che influenzano la qualità dell’aria interna nelle scuole: l’aria “outdoor” (verde scolastico, inquinamento dell’aria), le sorgenti inquinanti “indoor” e il comfort microclimatico, mettendo in risalto le politiche di sostenibilità, inclusa l’educazione ambientale, come strumento di gestione della qualità dell’aria interna nelle scuole e dei suoi fattori ambientali di rischio per la salute.

Il programma, presentato il 17 febbraio davanti ad una platea di dirigenti scolastici, docenti, responsabili DSGA  e altri soggetti coinvolti e interessati nella gestione e nella fruizione degli spazi scolastici,  si rivolgerà a bambini tra gli 8 e gli 11 anni.

[Fonte: isprambiente.gov.it]

Il primo impianto al mondo che ricicla tv al 100% è italiano e si trova a Siracusa

Si chiama Siracusa Raecycle, un consorzio che opera nel settore riciclo dei rifiuti RAEE ( rifiuti provenienti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), e sta ultimando la realizzazione di un impianto in grado di riciclare i componenti di televisori e monitor per computer quasi al 100%.

L’impianto è l’unico al mondo che, grazie a una tecnologia “made in Italy”, consente di recuperare integralmente anche il vetro al piombo presente nei vecchi tubi catodici, evitando così il suo conferimento in discarica come rifiuto pericoloso.  La separazione del vetro dal piombo avviene attraverso un processo idro-metallurgico a freddo e consente di ricavare materie prime a valore.

Sono circa 800 gli associati del consorzio tra cui numerosi produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche come Samsung, Acer, Epson e Lenovo.

[Fonte: ANSA.it]

Bando Inail Salute e Sicurezza sul lavoro

Pubblicato il bando ISI 2015 : ‘AVVISO PUBBLICO 2015 PER INCENTIVI ALLE IMPRESE PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO – Art. 11, comma 5, D.Lgs.81/2008, s.m.i.’.

Il bando è rivolto a imprese ed individui iscritti alla CCIAA.

Per l’anno 2015 sono ammessi a contributo progetti ricadenti in una delle seguenti tipologie:

  • Progetti di investimento volti al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori;
  • Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;
  • Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto.

Il contributo, in conto capitale, è pari al 65% delle spese sostenute dall’impresa per la realizzazione del progetto, al netto dell’IVA. Il contributo massimo erogabile è pari a € 130.000, mentre Il contributo minimo ammissibile è pari a € 5.000.  La domanda deve essere presentata in modalità telematica ,caricando il progetto proposto a partire dal 1° marzo 2016, sul sito www.inail.it – Servizi on line.

Europrogetti può fornire assistenza nella redazione dei progetti da candidare e nella valutazione delle esigenze primarie della sicurezza delle vostre aziende.

 

19 febbraio 2015: M’illumino di Meno 2016

E’ giunta alla dodicesima edizione la campagna di sensibilizzazione sui consumi energetici e la mobilità sostenibile, ideata dalla trasmissione radiofonica di RadioRai Caterpillar.

L’iniziativa si avvale dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, dell’alto patrocinio del Parlamento europeo, del patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, dell’adesione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e coinvolge centinaia di associazioni e i più importanti attori istituzionali nazionali ed internazionali.

L’edizione di quest’anno è dedicata in particolare al tema della mobilità sostenibile con la grande operazione Bike the Nobel, la campagna etica di Rai Radio2 promossa da Caterpillar in cui si candida la bicicletta a Premio Nobel per la Pace.

Per maggiori informazioni visitate il sito:

- caterpillar.blog.rai.it/milluminodimeno/

Novara: Stopover presenta il Sudafrica e la Namibia

Sei stato in Africa e ami le sue ambientazioni o semplicemente vuoi conoscere costumi, usanze e tradizioni della culla dell’umanità; non perdere l’appuntamento di mercoledì 24 febbraio 2015 ore 21 al Plaza Cafè in Piazza Martiri a Novara.

L’evento, organizzato da Stopover viaggi, ti permetterà di trascorrere una piacevole serata chiaccherando di Sudafrica e Namibia con uno dei massimi esperti in Italia.

L’ingresso alla serata è libero; per maggiori informazioni e per prenotazioni contattare Stopover Viaggi:

Tel. 0321-466931

Mail. network@stopoverviaggi.it

o visitate il sito:

www.stopoverviaggi.it

MINNI un sistema di monitoraggio per combattere lo smog

Si chiama MINNI lo strumento che l’Enea ha messo a disposizione delle amministrazioni pubbliche per valutare l’efficacia e i costi sia di misure a contrasto delle emergenze smog che di interventi anti-inquinamento strutturali a lungo termine.

Si tratta di un sistema modellistico realizzato per il Ministero dell’Ambiente che simula il comportamento degli inquinanti nell’atmosfera e consente di creare mappe orarie di concentrazione, in particolare per le ‘famigerate’ polveri sottili.

MINNI è composto da due sistemi interconnessi: un sistema modellistico per descrivere i processi chimico-fisici in atmosfera e le concentrazioni degli inquinanti sulla base delle condizioni meteo e uno strumento di analisi, il “Gains-Italy”, in grado di valutare costi e impatti in termini di riduzione delle concentrazioni.

Oltre che nell’aria, la concentrazione di microinquinanti risulta in aumento anche al suolo.
È quanto rivela uno studio sull’inquinamento urbano condotto dall’ENEA in collaborazione con l’Università di Novi Sad (Serbia). Si tratta del Progetto Urbesoil che ha evidenziato un aumento delle particelle rilasciate dalle emissioni dei veicoli nei suoli di Roma, a 20 anni dall’introduzione delle marmitte catalitiche. Se da un lato questi dispositivi hanno manifestato la loro efficacia eliminando il piombo dalle emissioni, dall’altro si è registrato un incremento costante di “nuovi” microinquinanti, in particolare di “terre rare”, di cui è solitamente composto il rivestimento delle marmitte, e di metalli pesanti come il platino e il palladio, utilizzati nei catalizzatori per accelerare le reazioni chimiche.

[Fonte: KyotoClub.org]

XI Rapporto del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente

L’XI Rapporto, realizzato dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (ISPRA/ARPA/APPA), presenta i dati relativi alle principali tematiche ambientali in 85 città italiane, in particolare il capitolo sui rifiuti illustra i dati sulla produzione di rifiuti urbani e raccolta differenziata.

Dal capitolo relativo a rifiuti urbani e raccolta differenziata presente nel rapporto “Qualità dell’ambiente urbano” , curato ogni anno da ISPRA, emerge che la produzione pro capite di rifiuti urbani nelle 85 città italiane prese in esame risulta superiore alla media nazionale, che nel 2014 si è attestata a 480 kg circa pro capite.

Le 85 città hanno, in media, una produzione di rifiuti urbani pari a 550 kg/abitante per anno, che significa circa 62 kg/anno per abitante in più rispetto al dato medio nazionale.

Tra le città esaminate nel rapporto, 7 sono toscane: Lucca, Pistoia, Prato, Livorno, Pisa, Firenze e Arezzo, la situazione della produzione di rifiuti urbani e della raccolta differenziata in queste, e nelle altre, province della Toscana, è riportata nella nostra ARPATnews “I dati 2014 su rifiuti urbani e raccolta differenziata nelle province toscane”.

Due i possibili fattori che possono essere causa della maggiore produzione di rifiuti:

  • la presenza di un numero maggiore di attività lavorative, in particolare nel settore terziario, che si concentrano, in genere, nei centri urbani più grandi
  • l’afflusso di turisti, molte delle 85 città esaminate sono importanti mete turistiche del nostro Paese.

Nel 2014 le città con i valori di produzione pro-capite più alti sono state Olbia (794 kg/abitante anno) e Pisa (793 kg abitante anno), al contrario i dati più bassi vengono riscontrati a Asti, Trieste, Trento, Campobasso, Teramo, Monza, Viterbo, Potenza, Cosenza, Novara, Benevento ed Andria, tutte al di sotto dei 450 kg/abitante per anno.

Il rapporto mette in luce che la produzione totale di rifiuti urbani è diminuita negli ultimi tre anni (2012-2014), ma non in tutte le città italiane.

A fronte di situazioni di decremento anche superiori al 10%, ve ne sono altre che fanno registrare un aumento della quantità di rifiuti prodotti.

Raccolta differenziata

Le 85 città prese in esame dal rapporto di ISPRA contribuiscono per quasi il 27% al totale nazionale della raccolta differenziata, si tratta di circa 3,6 milioni di tonnellate.

Una delle città con la più alta percentuale di raccolta differenziata è Pordenone, che raggiunge una percentuale superiore al 79%, seguita da Trento con il 76% e Treviso con oltre il 70%.

Raggiungono percentuali superiori al 60% di raccolta differenziata:

  • Novara, Bolzano, Asti, Andria, Parma, Salerno, Bergamo, Benevento, Rimini, Vicenza, Teramo, Udine.

Comprese tra il 40%ed il 60% di raccolta differenziata troviamo:

  • Lucca, Perrugia, Modena, Reggio Emilia, Cuneo, Rovigo, Varese, Piacenza, Ravenna, Monza, Ferrara, Forlì, Ancona, Como, Venezia, Pesaro, Verona, Milano, Caserta, Padova, Prato, Avellino, Alessandria, Firenze, Cosenza, Sassari, Aosta e Torino.

Tra il 40% e il 20% si posizionano:

  • Terni, Ascoli Piceno, Brescia, Bologna, Livorno, La Spezia, Pistoia, Pavia, Pisa, Barletta, Roma, Arezzo, Viterbo, Pescara, Genova, Brindisi, L’Aquila, Imperia, Cagliari, Latina, Trieste, Olbia, Trani, Bari, Savona, Matera, Rieti, Napoli, Potenza e Trapani.

Nelle restanti città la raccolta differenziata si colloca al di sotto del 20%, raggiungendo talvolta anche percentuali inferiori al 10%, come nel caso di Catania, Reggio Calabria, Palermo, Messina, Catanzaro, Foggia e Siracusa.

Dal rapporto “Qualità ambiente urbano” emerge che, rispetto al triennio 2012-2014, si ha un incremento, piuttosto generalizzato, della percentuale di raccolta differenziata; il comune con l’aumento percentuale più considerevole risulta il Comune di Andria, con quasi 40 punti percentuali in più.

Ricordiamo che tutti i dati relativi alla produzione di rifiuti urbani e raccolta differenziata sono ora disponibili in formato open data. Grazie ad ISPRA, ogni cittadino può sapere quanti rifiuti produce il proprio comune ed in che misura sono differenziati, semplicemente selezionando, tra gli oltre 8000 comuni italiani, il proprio.

[fonte: Ecoera]

Commissione Europea: Lubiana Capitale Verde Europea 2016

La Commissione Europea ha ufficialmente assegnato il titolo di Capitale Verde Europea 2016 a Lubiana, succeduta alla città di Bristol. Il riconoscimento intende premiare gli sforzi e l’impegno delle città a migliorare il proprio contesto urbano, promuovendo la consapevolezza della necessità di un cambiamento. Come “European Green Capital 2016” Lubiana agirà da ambasciatrice per lo sviluppo urbano sostenibile, condividendo e promuovendo buone prassi già realizzate nella capitale slovena. La Commissione inoltre è impegnata nello sviluppo di un nuovo strumento, che tutte le città potranno utilizzare per valutare e monitorare le proprie performance ambientali, basato su 12 criteri utilizzati per selezionare le Capitali Verdi. L’obiettivo è di invitare tutti i cittadini europei a migliorare le condizioni dei contesti urbani e di conseguenza la qualità della vita.

Fonte: Eurodesk.it

Regno Unito: entro il 2020 sorgerà il parco eolico off-shore più grande del mondo

Sorgerà entro il 2020 al largo delle coste dello Yorkshire, nel nord dell’Inghilterra,l’Hornsea Project One il parco eolico off-shore più grande del mondo. Coprirà un’area marina di quasi 410 chilometri quadrati con 174 turbine eoliche ad asse orizzontale alte 190 metri e avrà una capacità di 1,2 GW, sufficiente per alimentare un milione di abitazioni.

Le politiche del governo britannico in materia energetica hanno fortemente incentivato la crescita dell’eolico nel corso degli ultimi dieci anni e grazie alla collaborazione con la società danese Dong Energy sarà possibile la realizzazione del primo parco eolico off-shore in grado di superare 1 GW di energia prodotta.

La costruzione dell’impianto darà lavoro a duemila persone e 300 saranno gli addetti impiegati nella sua gestione al temine dei lavori.

La scelta di puntare sull’eolico, da parte del governo britannico, dovrebbe aiutare la Gran Bretagna a limitare le emissioni di gas serra, in linea con gli impegni assunti in occasione dell’ultima conferenza sul cambiamento climatico tenutasi a Parigi (COP21).

 

Plastica riciclabile al 100%: inventato il primo biopolimero che può essere completamente riciclato

Inventato da due scienziati della Colorado State University, Eugene Chen e Miao Hong, il primo biopolimero al mondo completamente riciclabile. Il materiale, un poliestere, può essere riconvertito al monomero originale, il Gamma-butirrolattone (GBL), senza lasciare rifiuti basta semplicemente riscaldarlo per un’ora alla temperatura di 220-300°C e il materiale si converte al suo stato molecolare originale, pronto per il riutilizzo.

La formazione del polimero avviene a basse temperature, fusione fredda, e come detto per riconvertire il materiale al suo stato originale basta riscaldarlo entro il range di temperatura che va dai 220 °C ai 300°C.

Attualmente tutte le plastiche biodegradabili esistenti possono essere sottoposte a recupero termico soltanto parziale.

Il mercato propone diversi materiali tra cui il PLA un materiale a base di acido poliattico con cui vengono realizzate le più svariate cose dalle tazze alle posate compostabili. Tuttavia, pur essendo biodegradabili, non sono veramente riciclabili perché non possono essere completamente riportate al loro stato monomerico originale senza formare altri sottoprodotti indesiderati.

La chiusura del ciclo tipica dell’economia circolare, dunque, si ha soltanto con il Gamma-butirrolattone testato dai due ricercatori del Colorado.

La scoperta di questo materiale plastico “sostenibile” potrebbe essere la svolta e portare al pensionamento i materiali a base di petrolio.