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Lima, 1-12 Dicembre 2014 – Cop20 e Cop10

Ha inizio oggi a Lima la ventesima Conference of the Parties dell’United Nations Freamework Convention on Climate Change (Cop20 Unfccc) e la decima Conference of the Parties serving as the Meeting of the Parties to the Kyoto Protocol (Cop10).

L’obiettivo è quello di gettare le  basi di un nuovo accordo climatico globale, che dovrebbe essere ratificato dai 198 Paesi dell’Unfccc  alla Cop 21 di Parigi nel 2015, e di prendere impegni immediati  per contrastare il cambiamento climatico prima che l’accordo di Parigi entri in vigore nel 2020.

I principali punti sui quali, l’Unfccc, si aspetta un progresso alla Cop20 di Lima sono:

-          Accelerazione della ratifica degli Emendamenti di Doha al Protocollo di Kyoto.

-          Trasparenza nelle azioni dei Paesi in via di sviluppo.

-          Costruzione di una resilienza al cambiamento climatico.

-          Finanziamento della risposta al cambiamento climatico.

-          Lotta alla deforestazione.

-          Fornitura tecnologia ai Paesi in via di sviluppo.

-          Aumento dei carbon markets.

I delegati alla Cop20 di Lima si troveranno davanti ai dati incontrovertibili del rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc). Tali dati mettono in guardia su come l’aumento del livello del mare, le tempeste e le siccità sono la conseguenza del mancato controllo delle emissioni di gas serra. Noaa Usa e l’agenzia meteorologica giapponese concordano sul fatto che il 2014 sarà probabilmente l’anno più caldo mai registrato, la concentrazione di CO2 nell’atmosfera ha ormai raggiunto le 400 parti per milione e l’Artico continua a sciogliersi; solo qualche giorno fa l’United nations Environment Programme (Unep) ha sottolineato la necessità che le emissioni raggiungano il loro picco massimo entro 10 anni per poi calare molto rapidamente, se il mondo vuole raggiungere la neutralità climatica (zero net emissions), nella seconda metà del secolo… ma lo stesso Ipcc sottolinea che esistono i mezzi e le opportunità per un’azione climatica che mantenga l’aumento delle temperature globali sotto i 2° C.