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Impronta ecologica: Genova ha la maggiore impronta ecologica pro capite del Mediterraneo
Presentato il rapporto “How can Mediterranean societies thrive in an era of decreasing resources?” realizzato dalla Mediterranean Initiative del think-tank Global Footprint Network.
Lo studio, realizzato grazie al sostegno della Fondation MAVA, valuta i Paesi del bacino mediterraneo sulla base di criteri base per lo sviluppo sostenibile ovvero la capacità di assicurare il benessere di tutti mantenendosi all’interno delle capacità ecologiche del pianeta.
Secondo il rapporto I Paesi del bacino mediterraneo utilizzano attualmente 2 volte e mezzo più risorse naturali e servizi ecologici di quelli che i loro sistemi possono fornire; viene però sottolineato come negli ultimi anni si è registrato un miglioramento della qualità della vita.
Il rapporto analizza anche l’impronta ecologica di 12 città: Genova, Napoli, Palermo e Roma; Barcellona, e Valencia in Spagna; Tunisi; Atene e Salonicco in Grecia; Antalya e Izmir in Turchia e Il Cairo in Egitto.
La città mediterranea con la maggiore impronta ecologica è la megalopoli del Cairo, seguita da Barcellona e Roma. Gli abitanti del Cairo, che sono il 16% della popolazione egiziana, consumano circa l’85% della capacità ecologica dell’Egitto. Roma consuma quasi un terzo del totale delle risorse naturali rinnovabili di tutta Italia, anche se ha solo il 7% della popolazione del nostro Paese. Ma la città mediterranea con la maggiore impronta ecologica pro-capite è Genova, seguita da Atene e Roma.