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Il “picco” dei rifiuti in Italia
Segnaliamo un’interessante analisi sull’andamento della produzione di rifiuti procapite in Italia, redatta dal dott. Marco Pagani, che abbiamo avuto piacere di avere come ospite alla Giornata Mondiale dell’Ambiente 2013.
I rifiuti sono cresciuti più rapidamente del PIL fino al 2006, poi hanno iniziato a decrescere ed ora come effetto della crisi economico-energetica sono già calati del 10% (leggi tutto su ecoblog).
Alle riflessioni riportate nell’articolo aggiungiamo le nostre: la diminuzione della quantità procapite di rifiuti urbani è legata a molti fattori, ad esempio a politiche economiche nazionali ed internazionali sulla gestione dei rifiuti o sui prodotti “green”, ovvero alle politiche di sostenibilità delle aziende, che effettivamente negli ultimi anni tendono a ridurre gli imballaggi.
Per quanto riguarda, invece, le scelte e gli indirizzi locali, la riduzione della quantità procapite è certamente legata alle modalità di raccolta differenziata: in questi anni abbiamo lavorato sia nella progettazione e riorganizzazione delle attività di raccolta differenziata sia nella progettazione e gestione – in qualità di Direzione Tecnica – di impianti di recupero e valorizzazione delle diverse frazioni dei rifiuti urbani.
Il “risultato” segnalato dal dott. Pagani è certamente importante ma deve essere consolidato e radicato nelle abitudini anche gestionali, al fine di slegare davvero rifiuti e PIL in un’ottica di vero sviluppo sostenibile.