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Commissione UE: nuove misure per lo sviluppo dell’economia circolare
Adottato dalla Commissione UE un nuovo pacchetto per lo sviluppo dell’economia circolare in Europa. La direttiva sull’economia circolare, nonostante lo stop da parte della Commissione Junker appena insediata a Bruxelles, spinta dalla consultazione pubblica ha trovato la via giusta.
Le misure descritte nel documento affrontano tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto: produzione – consumo – rifiuto – materie prime secondarie.
La parte fondamentale del documento riguarda ovviamente i rifiuti, aumentare il riciclaggio e ridurre il conferimento in discarica è elemento chiave per una corretta economia circolare. Obiettivo della Commissione UE al 2030 è riciclare il 65% dei rifiuti urbani e il 75% dei rifiuti da imballaggio impedendo agli stati membri il conferimento di più del 10% dell’insieme degli scarti. Per la Commissione il recupero energetico è preferibile al conferimento in discarica sia sotto il profilo ambientale che economico e quindi sarà ancora permesso l’incenerimento dei rifiuti se non è possibile evitare di produrli né è possibile riciclarli: spazio per la “termovalorizzazione”.
Prevista inoltre la modifica legislativa per consentire ai materiali riciclati di essere riclassificati come non rifiuti se soddisfano condizioni generali uguali in tutta l’Europa.
Il documento contiene inoltre proposte per garantire la raccolta differenziata dei biorifiuti.I biomateriali come il legno, le colture o le fibre possono, infatti, essere impiegati per un’ampia gamma di prodotti e usi energetici. Oltre a costituire un’alternativa ai prodotti fossili, i biomateriali sono rinnovabili, biodegradabili e compostabili.
Per ovviare al problema relativo ai rifiuti da costruzione e demolizione non sempre valorizzati e recuperati, la Commissione intende quindi intraprendere una serie di azioni volte a recuperare queste risorse oltre a facilitare la valutazione delle prestazioni ambientali degli edificie sviluppare orientamenti in materia di predemolizione e di progettazione ecocompatibile.
Sul piano degli investimenti, infine, opportunità commerciali per le PMI con la creazione del centro di eccellenza europeo per la gestione efficiente delle risorse e sfruttando il programma Horizon 2020. Inoltre, la Commissione vuole agire nell’ambito degli appalti verdi (GPP), ponendo l’accento sugli aspetti relativi all’economia circolare nei criteri nuovi o rivisti, a sostegno di una più ampia diffusione dei GPP.