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Waste projects

Agenzia europea dell’ambiente: cambiamenti climatici

L’Europa deve riciclare di più e riciclare meglio. Ma deve anche imparare a trasformare i beni e i prodotti in un rifiuto il più tardi possibile. I parlamentari europei della Commissione Ambiente ne sono convinti e con il voto di questa mattina sanciscono nuovi obiettivi della circular economy comunitaria. I deputati dell’Envi si sono ritrovati a Strasburgo per approvare le nuove norme in materia di rifiuti parte del pacchetto sull’economia circolare, presentato nel dicembre 2015 dalla Commissione europea.

L’esecutivo ha elaborato quattro proposte legislative in materia di rifiuti, con cui aggiornano sei precedenti atti: la direttiva quadro sui rifiuti, la direttiva sulle discariche, quella sul packaging e quella relativa ai veicoli fuori uso, pile e accumulatori, e apparecchiature elettriche ed elettroniche. Insieme ad un quinto provvedimento inerente i rifiuti alimentari, il pacchetto legislativo è arrivato nell’aula del Parlamento dove deputati hanno alzato l’asticella degli obiettivi, votando la relazione di modifica della rapporteur Simona Bonafè. I parlamentari sono concordi che per ottenere benefici ambientali, economici e sociali consistenti e accelerare la transizione verso un’economia circolare, sia opportuno innalzare gli obiettivi relativi alla preparazione per il riutilizzo e al riciclaggio dei rifiuti urbani almeno al 60 % entro il 2025 e al 70 % entro il 2030. Oggi la media dei Ventotto è ancora solo al 44%.

Il testo introduce tra i nuovi obblighi anche quello di riduzione della percentuale i materiali conferiti in discarica al 5% (Bruxelles proponeva il 10%) e l’estensione della differenziata anche all’umido, ai rifiuti domestici pericolosi e agli indumenti. Per i rifiuti da imballaggio, i parlamentari sostengono un tasso di riciclo del 70% nel 2030 e obiettivi intermedi per ogni materiale nel 2025.

“L’ENVI ha dimostrato di credere nella transizione verso un’economia circolare, ripristinando gli ambiziosi obiettivi , in linea con quanto la Commissione aveva inizialmente proposto nel 2014”, ha commentato la deputata Bonafè (S & D). “Non ci sarà più la possibilità per gli Stati membri con i tassi di riciclo più basse ottenere delle deroghe generali”.

Cosa chiedono gli altri emendamenti? Che gli Stati membri garantiscono l’istituzione di regimi di responsabilità estesa del produttore per gli imballaggi, le apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), le batterie e gli accumulatori.
Dovrebbero essere adottate a livello nazionale anche specifiche misure volte a ridurre i rifiuti di origine terrestre passibili di finire nell’ambiente marino, in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015, mirando in particolare a conseguire l’obiettivo di riduzione del 50 % dei rifiuti marini entro il 2030.

Un capitolo a parte lo richiedono gli scarti alimentari: l’ENVI propone una definizione precisa di spreco alimentare e incoraggiano l’UE a dotarsi di un sistema di incentivi per la donazione di cibo. Inoltre si sostiene un obiettivo di riduzione volontario del 30% entro il 2025 e del 50% entro il 2030, rispetto ai valori del 2014.

“Un primo importante passo verso un’ambiziosa riforma della politica europea dei rifiuti finalmente in grado di trasformare l’emergenza rifiuti in una grande opportunità economica e occupazionale”, spiega Rossella Muroni, presidente di Legambiente che nelle prossime settimane si impegnerà con forza affinché il rapporto venga approvato dalla plenaria dell’Europarlamento prevista a marzo, migliorandolo possibilmente, in particolare per quanto riguarda le deroghe previste per i paesi ritardatari.

sostenibilità ambientale: la decarbonizzazione

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, in collaborazione con la Regione Puglia, organizza lunedì 10 ottobre, a Taranto un grande evento di confronto sulla decarbonizzazione, alle ore 9.30 presso il Teatro Orfeo (via Pitagora 78).

Ci saranno esperti e rappresentanti del settore siderurgico, tecnici, associazioni e istituzioni, per riflettere sulle soluzioni possibili per salvaguardare la salute, il lavoro, il patrimonio industriale ed ambientale dell’area tarantina.

Quattro le sessioni di approfondimento:

                1) Istituzioni, associazioni e imprese a confronto;

                2) Il caso Ilva e i suoi aspetti giuridici;

                3) Salvaguardia della salute e dell’ambiente;

                4) Conclusioni e prospettive.

Europrogetti sarà presente con il responsabile del nostro ufficio di Taranto.

Per visionare il programma:

http://www.regione.puglia.it/web/files/SERVIZIOSTAMPAGR/Finale_Programma_EVENTO_ILVA_TARANTO_sito_nid1.pdf

Europrogetti al Simposium “Urban Mining”

Nella splendida cornice della sede dell’Università di Bergamo nel ex monastero di Sant’Agostino si è svolto dal 23 al 25 maggio “SUM2016 3rd Symposium on Urban Mining and Circular Economy” .  Università, centri di ricerca e istituzioni pubbliche e private provenienti da 40 paesi hanno analizzato il passaggio dalla linear economy alla circular economy e portato il proprio contributo scientifico. Particolare attenzione è stata riservata alla nuova frontiera del Landfill Mining, tecnologia ancora poco conosciuta in Italia ma che, in alcuni casi, potrebbe costituire una nuova opportunità che coniuga recupero di risorse con la soluzione di problematiche ambientali. Europrogetti, con il proprio Presidente Ing. Stefano Nerviani, ha partecipato al simposium  traendo spunti applicativi interessanti. Come sempre, al fine di offrire competenza ed aggiornamento a serivizio dei propri clienti

Il manifesto di Kyoto Club sui bioshopper

Europrogetti aderisce al manifesto del Kyoto Club sui bioshopper per la piena e completa sostenibilità ambientale dei nostri modelli di vita e per la chiusura di un’era: quella dei sacchetti in plastica usa e getta. L’appello chiede al Presidente del Consiglio di dare piena attuazione al divieto di commercializzazione degli shopper monouso che non siano biodegradabili e compostabili conformemente allo standard europeo EN 13432! Per la sottoscrizione www.kyotoclub.org

Europrogetti partner DIPAR

Europrogetti, grazie alla presenza sul territorio pugliese con il proprio ufficio di Taranto è stata accolta nel DIPAR “Distretto produttivo dell’Ambiente e del Riutilizzo” di Confindustria Puglia.

Il distretto produttivo costituisce un sistema integrato per una gestione ambientale coordinata e tecnologicamente avanzata a servizio dell’intero sistema produttivo, sia produttivo che pubblico e rappresenta un network tra le imprese operanti nel territorio pugliese nel settore dei rifiuti, delle bonifiche e del ciclo delle acque.

Aria: le emissioni da linee trattamento fanghi sono “scarsamente rilevanti”

Con il decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 15 gennaio 2014 è stata modificata la parte I dell’Allegato IV, alla parte V del d. lgs 152 (cosiddetto Testo unico ambientale), si stabilisce che le «Linee di trattamento dei fanghi che operano nell’ambito di impianti di trattamento delle acque reflue con potenzialità inferiore a 10.000 abitanti equivalenti per trattamenti di tipo biologico e inferiore a 10 m³/h di acque trattate per trattamenti di tipo chimico/fisico» sono inserite tra gli impianti e le attività con emissioni scarsamente rilevanti agli effetti dell’inquinamento atmosferico, di cui all’art. 272, comma 1, D.Lgs. n. 152/2006, andando finalmente a chiarire un aspetto che è rimasto per lungo tempo “in sospeso” nella normativa vigente, in particolare dopo le modifiche al Testo Unico Ambientale introdotte dal D.Lgs. 128/2010.

Il Decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 10 febbraio 2014, n. 33.

Il “picco” dei rifiuti in Italia

Segnaliamo un’interessante analisi sull’andamento della produzione di rifiuti procapite in Italia, redatta dal dott. Marco Pagani, che abbiamo avuto piacere di avere come ospite alla Giornata Mondiale dell’Ambiente 2013.

I rifiuti sono cresciuti più rapidamente del PIL fino al 2006, poi hanno iniziato a decrescere ed ora come effetto della crisi economico-energetica sono già calati del 10% (leggi tutto su ecoblog).

Alle riflessioni riportate nell’articolo aggiungiamo le nostre: la diminuzione della quantità procapite di rifiuti urbani è legata a molti fattori, ad esempio a politiche economiche nazionali ed internazionali sulla gestione dei rifiuti o sui prodotti “green”, ovvero alle politiche di sostenibilità delle aziende, che effettivamente negli ultimi anni tendono a ridurre gli imballaggi.

Per quanto riguarda, invece, le scelte e gli indirizzi locali, la riduzione della quantità procapite è certamente legata alle modalità di raccolta differenziata: in questi anni abbiamo lavorato sia nella progettazione e riorganizzazione delle attività di raccolta differenziata sia nella progettazione e gestione – in qualità di Direzione Tecnica – di impianti di recupero e valorizzazione delle diverse frazioni dei rifiuti urbani.

Il “risultato” segnalato dal dott. Pagani è certamente importante ma deve essere consolidato e radicato nelle abitudini anche gestionali, al fine di slegare davvero rifiuti e PIL in un’ottica di vero sviluppo sostenibile.

 

L’Ecolabel dell’Unione Europea per la rubinetteria sanitaria

Venerdì 8 novembre a Novara si terrà un seminario tecnico di presentazione del nuovo regolamento Ecolabel per il settore rubinetteria.

Promosso dalla Camera di Commercio di Novara, da ISPRA e da ARPA Piemonte, in collaborazione con enti ed istituzioni del territorio, verrà illustrata la Decisione della Commissione (2013/250/UE) che stabilisce i criteri ecologici per l’assegnazione del marchio Ecolabel Europeo alla rubinetteria sanitaria.

Visto il significativo impatto ambientale dei consumi di acqua e di energia legati all’utilizzo dei rubinetti, obiettivo principale del marchio è promuovere prodotti più efficienti da un punto di vista idrico.

La sostenibilità ambientale può essere perseguita, infatti, sia a livello di “sistema” che di prodotto: in questo ambito Europrogetti ha maturato una lunga esperienza con realtà su tutto il territorio italiano, soprattutto con riferimento alla risorse idriche, settore da cui è nata la nostra società.

E’ con grande piacere pertanto che segnaliamo questa iniziativa: la partecipazione è gratuita, è necessario confermare la presenza alla segreteria organizzativa m.procopio@arpa.piemonte.it tel:011 19680486.

Bioraffinerie: il futuro è in Piemonte

Inaugurato il 9 ottobre il primo impianto commerciale al mondo di produzione di biocarburante di 2° generazione.

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Direzione Tecnica impianto di compostaggio

Europrogetti ha recentemente assunto la Direzione Tecnica della società Eal Compost s.r.l. di Terranova dei Passerini, in provincia di Lodi.

Eal Compost, società a capitale pubblico privato, produce ammendante per l’agricoltura a servizio del territorio lodigiano.

L’incarico di Direzione Tecnica si affianca alle attività di progettazione e consulenza realizzate sempre da Europrogetti alla società che hanno permesso di ottenere l’autorizzazione per il rewamping dell’impianto finalizzato alla realizzazione di una sezione di produzione di energia elettrica e termica, attraverso la cogenerazione da biogas da digestione anaerobica.