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Waste Watcher 2015: 13 miliardi di euro di cibo sprecati

Il Rapporto 2015 Waste Watcher include tra i sui dati le rilevazioni effettuate dai “Diari di Famiglia” un test preciso che indica la misura quali-quantitativa dello spreco a ogni pasto.

Ad emergere dai dati rilevati dal test, e validati dall’università di Bologna-Distal, è la distonia tra i dati reali e quelli percepiti pari circa al 50%; ciò a portato i ricercatori ad affermare come siano circa 13 i miliardi di euro in cibo sprecati dalle famiglie italiane.

Il test dei ‘Diari di famiglia’ è guidato dalla ricercatrice Claudia Giordano sotto la supervisione di Luca Falasconi, funziona con monitoraggi e rilevazioni annotate da famiglie campione che devono indicare con precisione la misura dello spreco a ogni pasto e lo smaltimento relativo.

Tra i dati rilevati dal Rapporto 2015 Waste Watcher vi sono anche i comportamenti che gli italiani assumono nei confronti dello spreco alimentare sottolineando come: il 51% della popolazione compila una lista della spesa per prevenire lo spreco e l’eccesso di acquisto, il 46% ritiene che lo spreco domestico sia dovuto all’eccesso di cibo acquistato e l’81% non geta in automatico il cibo scaduto ma si assicura che questo sia davvero andato a male.

Ecosistema Urbano 2015: Verbania in testa alla classifica delle città con le migliori ecoperformance

Ecosistema Urbano è la ricerca di Legambiente sulla vivibilità dei capoluoghi di provincia italiani giunta alla 22esima edizione e realizzata in collaborazione con l’Istituto di ricerche Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore.

Il Dossier 2015 rivela come le aree urbane del nostro paese risultano ferme con conseguenti difficoltà nel rinnovamento in chiave sostenibile; tra le note positive si registrano lievi miglioramenti soprattutto sul fronte della raccolta differenziata, delle energie rinnovabili e si assiste ad un lieve calo degli sforamenti nelle concentrazioni di NO2,di PM10 e di ozono.

Altro dato significativo risulta la netta divisione del paese tra Nord e Sud e tra piccole e grandi città; nelle prime 6 posizioni  della classifica infatti troviamo Verbania, Trento, Belluno, Bolzano, Macerata e Oristano, e sempre scorrendo la classifica è facile notare come le migliori performance sono ad appannaggio di centri con meno di 80.000 abitanti con le solite eccezioni di Trento e Bolzano. Tra le grandi città solamente Venezia con il suo ottavo posto tiente testa ai capoluoghi medio-piccoli, mentre Milano e Roma non vanno oltre il 51esimo e 83esimo posto.

Anche quest’anno la classifica è stata stilata sulla base di 18 gli indicatori di confronto:

  • tre indici sulla qualità dell’aria;
  • tre sulla gestione delle acque;
  • due sui rifiuti;
  • due sul trasporto pubblico;
  • cinque sulla mobilità;
  • uno sull’incidentalità stradale;
  • due sull’energia.

I dati relativi alla qualità dell’aria nel 2014 vedono, grazie anche a condizioni metereologiche favorevoli alla dispersione degli inquinanti, un calo a 27 (6 in meno rispetto all’anno precedente) città in cui almeno una centralina ha rilevato concentrazioni medie annue di biossido di azoto (NO2) superiori al limite di legge, mentre sono 4 i comuni che non rispettano il limite della concentrazione media annua di PM10.

I dati relativi ai rifiuti vedono nel 2014 una produzione pro capite in lieve ascesa e sui valori del 2013, con una media di 540 kg pro capite. La percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti registra un incremento con un valor medio di 43,90%.

I dati riguardanti mobilità e trasporto pubblico vedono un parco auto e moto, che interessa quasi l’80% dei comuni capoluogo, senza variazioni significative mentre le politiche di mobilità mostrano invece un trasporto pubblico in grande affanno, con il 68% dei comuni che vede diminuire il numero di passeggeri, e una sostanziale stabilità della rete di piste ciclabili e isole pedonali.

Dati incoraggianti per quanto riguarda gli indicatori energetici con solare termico e fotovoltaico e l’aumento a diciassette (erano sedici lo scorso anno) capoluoghi che possono contare su dieci o più kiloWatt provenienti da impianti installati su edifici comunali ogni 1.000 abitanti.

I dati relativia alla gestione della rete idrica vedono un aumento da 7 a 9 città in cui le perdite della rete idrica risultano pari o inferiori al 15% dell’acqua immessa; e passano invece da sedici a dodici le città nelle quali le perdite sono superiori al 50%.

Per maggiori informazioni e per scorrere la classifica finale delle città capoluogo italiane visitare il sito:

http://www.legambiente.it/contenuti/comunicati/ecosistema-urbano-xxii-edizione

 

26-30 ottobre 2015 : Settimana europea per la sicurezza

Si svolgerà dal 26 al 30 ottobre 2015, nell’ambito della campagna europea per la sicurezza sul lavoro 2015, il quarto evento annuale “Promuoviamo la cultura della tutela della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro: un percorso per conoscere chi fa prevenzione nel territorio novarese”, il cui slogan è “Non giocare con la tua vita o con quella degli altri: dai peso alla prevenzione” promosso dallo SpreSAL (Servizio Prevenzione e Sicurezza degli ambienti di Lavoro) dell’ASL NO, in collaborazione con Enti e Associazioni che si occupano di sicurezza sul lavoro.

La manifestazione ha lo scopo di favorire la conoscenza degli Enti ed Istituzioni che operano nel mondo del lavoro sul territorio novarese e promuovere e divulgare ai “lavoratori di domani” la cultura e le azioni di prevenzione per la propria e altrui tutela.

L’evento, si svolgerà su cinque giornate e si aprirà con la mostra, organizzata in collaborazione con ANMIL- sezione di Novara e INAIL Novara, dedicata a enti e scuole della provincia di Novara, allestita presso la sede dell’ASL NO in viale Roma 7 a Novara.

All’interno della settimana per la sicurezza si terranno numerosi eventi e manifestazioni tra cui l’evento “Il martedì delle aziende”, realizzato dallo SpreSAL in collaborazione con API, API Organismo Paritetico Provinciale Novara e altre Associazioni del territorio, per promuovere la cultura della tutela della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro.

“Il martedì delle aziende” è un corso a sessioni parallele per Direttori Lavori, RSPP, ASPP e RLS/RLST con rilascio dell’attestato valido per i crediti formativi e contenuti tecnico-professionali specifici al fine di facilitare la prevenzione e gestione dello stress lavoro correlato e fornire indicazioni e modalità operative circa la promozione della diffusione di procedure condivise. Maggiori informazioni si possono trovare al seguente link.

Per maggiori informazioni sul programma della manifestazione visitare il seguente link.

 

18° Cinemambiente: primo premio per Bikes vs Cars

E’ giunto alla diciottesima edizione il festival CinemAmbiente dedicato alla presentazione dei migliori film ambientali a livelli internazionale. La kermesse, nata a Torino nel 1998 con l’obiettivo di promuovere il cinema e la cultura ambientale, dal 2006  è organizzato dal Museo Nazionale del Cinema – Fondazione Maria Adriana Prolo ed è membro fondatore del Green Film Network, associazione che riunisce i più importanti festival cinematografici internazionali a tematica ambientale.

Tre le sezioni competitive del concorso:

  • Concorso internazionale documentari: che raccoglie i migliori film documentari lungometraggi di produzione internazionale;
  • Concorso internazionale One Hour: che raccoglie i migliori mediometraggi documentari di produzione internazionale della durata massima di un’ora;
  • Concorso documentari italiani: che raccoglie i migliori film documentari di produzione italiana.

Quest’anno il primo premio del Concorso Internazionale è stato conquistato dal regista svedese Fredrik Getten e il suo “Bikers vs Cars”; opera artistica in grado di mettere insieme non solo dati e testimonianze a dimostrazione della virtù della mobilità  su due ruote in contrapposizione allo strapotere delle quattro, ma in grado anche di ricercare i motivi strutturali di tale egemonia dalle scelte economico-politiche a quelle urbanistiche e sociali.

Per la sezione One Hour il premio è andato a Saving Mes Aynak del regista statunitense Brent E. Huffman, che nel suo mediometraggio affronta le vicende di un archeologo afghano alle prese con la salvaguardia di un sito millenario dalle mire di una società mineraria cinese.

Il Concorso Documentari Italiani ha premiato il regista Gian Luca Rossi ed il suo documentario “Mare carbone” che ha conquistato la giuria con la sua battagliera protagonista alle prese con la difesa della sua terra d’origine, la Calabria.

La 18a edizione di CinemAmbiente ha confermato l’affezione del pubblico verso il festival e nonostante lo spostamento di data le proiezioni e le iniziative sono state incredibilmente partecipate come dimostrano le 20mila presenze in sala. Successo che il direttore Gaetano Capizzi ha voluto sottolineare facendo notare come ” la diciottesima edizione ha confermato il trend di crescita e consolidamento di CinemAmbiente nel panorama italiano e iternazionale”.

 

 

Ecomondo 04 novembre: Convegno multietichetta eLabel

Il 4 Novembre dalle ore 15 alle ore 17 , nell’ambito dell’evento Ecomondo ed in particolare presso la Sala Camelia di Rimini Fiera, avrà luogo il convegno “Multietichetta eLabel! La multietichetta di Kyoto Club che certifica l’eccellenza e l’innovazione ambientale di prodotti e servizi” organizzato dal Gruppo di Lavoro “Multietichetta eLabel!.
eLabel! è l’etichetta ambientale promossa da Kyoto Club, che certifica la qualità ambientale di un prodotto o servizio, associando un intento valutativo, sono infatti etichettati solo i prodotti virtuosi dal punto di vista della performance ambientale, ad uno comunicativo con la descrizione chiara e trasparente dei criteri ambientali caratteristici del prodotto specifico e i relativi valori.

Per maggiori informazioni circa il programma dell’evento si rimanda al link seguente:

Programma convegno

 

 

12 Novembre : Incontro CDP Italia pre-cop21

Il 12 novembre si terrà a Milano, presso Palazzo Mezzanotte sede delle Borsa Italiana, l’evento di presentazione del CDP Climate Change Italy Report 2015 e di premiazione delle aziende italiane leader nella gestione del cambiamento climatico.

L’incontro riunirà i principali stakeholder italiani impegnati nella gestione del cambiamento climatico e sarà  l’occasione per avviare un dialogo costruttivo attraverso il quale i partecipanti e gli esperti potranno scambiarsi impegni, aspettative e preoccupazioni riguardanti la COP21 prevista per fine anno a Parigi.

Per poter partecipare è necessaria l’iscrizione che può essere effettuata online attraverso il seguente link:

iscrizioni online

Jellyfish Barge: la serra modulare galleggiante

Si chiama Jellyfish Barge la serra modulare galleggiante ideata dal Pnat, spin off dell’università di Frenze.

Il team di Pnat, guidato dal direttore del Laboratorio di neurobiologia vegetale dell’università di Firenze Stefano Mancuso, ha lanciato il progetto circa un anno fa con l’obiettivo di fornire a comunità che vivono in zone aride o a carenza di acqua potabile, ma magari vicino a un fiume o al mare, la possibilità di autoprodursi il cibo.

La serra modulare galleggiante, costituita con materiali a basso costo è completamente autonoma dal punto di vista energetico ed è in grado di dissalare l’acqua salsa o depurare quella dolce e garantire la produzione di circa 1.000 insalate ogni mese con la tecnica della coltivazione idroponica.

Un singolo modulo della serra è formato da una base di legno di circa 70 metri quadrati, che galleggia su fusti di plastica riciclati, e da una serra in vetro e legno. L’energia necessaria è garantita da pannelli solari che circondano il modulo.

Dopo una prima installazione a Pisa, Jellyfish Barge è stata presentata ad Expo e, grazie al supporto di Milano Cucina e Seeds & Chips, è stata posizionata nella Darsena di Milano, dove rimarrà fino al 31 ottobre.

Il progetto è stato finanziato dall’Università di Firenze attraverso fondi della Regione Toscana e della Fondazione Ente Cassa di Risparmio di Firenze, ed ha partecipato  al concorso indetto dalla Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite “Ideas4Change”, piazzandosi al secondo posto. E’ risultato invece vincitore del premio “Idee innovative e tecnologie per l’agribusiness”, promosso da CNR e Onu.

Inquinamento acustico: dati ambientali ISPRA 2015

Il capitolo sull’inquinamento acustico dell’Annuario dei dati ambientali 2015 pubblicato da ISPRA aggiorna 3 indicatori tra quelli proposti dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (EIA), basati sul quadro di valutazione DPSIR ( drivers, pressure, state, impact and responses).

Tali indicatori sono gli unici che offrono dati sufficienti anche se non completi e riguardano:

  • Sorgenti controllate e percentuale di queste per cui si è riscontrato almeno un superamento dei limiti;
  • Popolazione esposta al rumore;
  • Osservatorio normativa nazionale.

Mentre non risultano al momento definibili gli indicatori riguardanti:

  • Percentuale di km della rete ferroviaria nazionale (dati al 2004) per la quale si ha il superamento dei limiti;
  • Percentuale di km della rete stradale nazionale per la quale si ha il superamento dei limiti (dati al 2006);
  • Rumore da traffico:esposizione e disturbo per la scarsa disponibilità dei dati pervenuti nel 2014).

La Direttiva 2002/49/CE, recepita in Italia con il D.Lgs. 194 del 19 agosto 2005, ha come obiettivo quello di mettere in atto misure di prevenzione e protezione delle aree ancora “pulite” e per raggiungere tale obiettivo fissa indirizzi politici comuni.

L’impianto legislativo nazionale, basato sulla Legge Quadro 447/95 e sui relativi decreti attuativi, attribuisce grande rilevo agli strumenti di pianificazione e di risanamento, ma gli adempimenti previsti sono parzialmente attuati, tra l’altro con notevoli differenze tra i vari territori.

Tra le note positive rilevate dai dati dell’ISPRA è da notare come negli ultimi anni, nonostante adempimenti parzialmente attuati e differenze territoriali rilevanti, sono aumentati gli studi condotti con la metodologia individuata dalla Direttiva Europea ovvero mediante l’utilizzo di indicatori strutturati sul modello DPSIR.

 

 

3 – 4 Novembre: Stati generali della Green Economy

Gli Stati Generali della Green Economy sono un processo di elaborazione strategico-programmatica aperto e partecipato che vede il coinvolgimento dei principali stakeholder della green economy italiana.
Sono promossi dal Consiglio nazionale della green economy, formato da 64 organizzazioni di imprese, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e il Ministero dello Sviluppo Economico e vedono quest’anno la loro IV edizione.
L’iniziativa, nata nel 2012, è diventata ormai un punto di riferimento per migliaia di imprese e ha coinvolto tra il 2012 e il 2013 più di 4000 stakeholder.
Gli Stati Generali sono un’iniziativa inserita nel processo che l’Unione europea ha avviato per dare attuazione agli impegni presi nella Conferenza di Rio +20.

L’edizione 2015 si terrà il 3 e 4 novembre 2015 nell’ambito della manifestazione Ecomondo – Key Energy – Cooperambiente a Rimini Fiera.

Nell’ambito dell’evento verrà presentata la 1° Relazione sullo stato della green economy in Italia, una fotografia delle imprese green a livello nazionale e un’analisi dell’andamento della green economy nei principali settori, con uno sguardo alle prospettive future.

Per maggiori informazioni e per iscrizioni visitare il seguente link:
www.statigenerali.org

Certificati bianchi: bocciato il documento di consultazione da parte delle associazioni di settore

Le associazioni di settore raggruppate nel Coordinamento Free, fonti rinnovabili ed efficienza energetica, hanno bocciato il documento di consultazione sui Certificati bianchi promosso dalla Direzione Mercato elettrico del Ministero dello Sviluppo economico.
Il giudizio, che le associazioni hanno dato durante un’audizione al Senato, trae le sue ragione sulla base delle poche luci e delle molte ombre messe in luce dal documento.
Se da una parte si apprezza lo sforzo che il Ministero dello sviluppo economico sta portando avanti in ordine ad una ridefinizione e potenziamento dei certificati bianchi,; dall’altra le nuove linee guida approvate destano più di qualche perplessità.
Il rischio paventato del Coordinamento Free è che le nuove linee guida delineate dal Mise penalizzino gravemente la diffusione delle Esco, e di fatto il processo di loro specializzazione e qualificazione, a causa dell’obbligo di capitalizzazione equivalente al cumulo dei TEE ricevuti o alla richiesta indiscriminata di fidejussioni bancarie.
Una situazione che a detta del presidente del Coordinamento Free, Gianni Silvestrini “indurrebbe la scomparsa di fatto della stragrande maggioranza delle energy service company specializzate nel settore, rendendo possibile svolgere questa attività solo in forma consulenziale e/o come marginale diversificazione di portafoglio”.