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Convegno “Il ruolo del GPP per le strategie di politica ambientale alla luce del Collegato Ambientale”: Roma 23 febbraio 2016

Si terrà il 23 febbraio 2016 dalle ore 9.00 alle ore 14.00, presso la Sala Auditorium del Ministero dell’Ambiente a Roma – Via Colombo Cristoforo, 44, il Convegno su “Il ruolo del GPP per le strategie di politica ambientale alla luce del Collegato Ambientale” (L. n. 221/2015) .

Scopo del Convegno è il confronto su temi di rilevante importanza al fine di promuovere iniziative e misure per un’economia sostenibile e per l’uso efficiente e razionale delle risorse naturali.

Il GPP è definito dalla Commissione europea come “[...] l’approccio in base al quale le Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto, incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita”.
Si tratta di uno strumento di politica ambientale volontario che intende favorire lo sviluppo di un mercato di prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale attraverso la leva della domanda pubblica.

Per maggiori informazioni sull’evento si rimanda al sito:

www.minambiente.it

Programma LIFE UE: anche l’Italia tra i “progetti integrati”

La Commissione Europea ha annunciato il finanziamento di 108.7 milioni di euro a sostegno dei “progetti integrati”, concepiti all’interno del programma LIFE al fine di aumentare l’impatto dei finanziamenti per i programmi elaborati a livello regionale/nazionale, di Belgio, Germania, Polonia, Finlandia, Regno Unito e Italia.

Quattro i settori coinvolti dai progetti presentati: natura, acqua, aria e rifiuti. I progetti potrebbero mobilitare più di 1 miliardo di euro in finanziamenti provenienti da fondi Ue come da finanziamenti nazionali o privati.

Il progetto italiano verrà realizzato in Lombardia, grazie ad un partenariato composto da Regione Lombardia, Ersaf, Corpo Forestale, Lipu, WWF e Comunità Ambiente, e si intitola LIFE IP GESTIRE 2020.L’obiettivo è quello di sostenere strutture, politiche regionali, formazione e consapevolezza ambientale sulla conservazione della biodiversità attraverso incentivi a connessioni ecologiche e contrastando l’invasione di specie aliene invasive della flora e della fauna.

Nello specifico creare un sistema integrato di gestione che garantisca il raggiungimento degli obiettivi di conservazione di cui alle direttive habitat e uccelli. Assicurare poi la sostenibilità economica e tecnica dell’attività gestionale di Rete Natura 2000 dando attuazione al PAF (Prioritized Action Framework – Piano delle Azioni Prioritarie).

 

Liguria Zero Emission: primi passi verso un modello di sviluppo regionale sostenibile

Si terrà il 28 gennaio, presso la sede di Roma dell’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) la presentazione dello studio “Liguria Zero Emission” realizzato dall’ENEA per il WWF Italia.

Lo studio attraverso una metodologia bottom up analizza una serie di opzioni e proposte tecnologiche, valutandone l’impatto in termini di efficienza energetica, riduzione delle emissioni climalteranti, stima degli investimenti e degli aspetti occupazionali.

Le  soluzioni  proposte  si  collocano  nel  più  ampio  contesto  di  politiche  di  contrasto  al  cambiamento climatico, in linea con la risoluzione approvata dalla Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali e dal Consiglio Regionale della  Liguria  che  chiede di ridurre  la CO2  del 50%,  invece  che  solo del 40%  come concordato su scala europea.

Gli obiettivi del convegno, saranno quello di fornire  dati  sul  contesto  attuale  della  Regione  Liguria, presentare nuovi orientamenti  legati a modelli di società a basse emissioni di gas climalteranti, all’eco-innovazione e uso efficiente delle risorse e delle materie, indicare le possibili soluzioni e le opportunità energetiche in chiave green (efficienza energetica, fonti rinnovabili, mobilità sostenibile e nuove soluzioni tecnologiche) e fornire, infine, un quadro delle nuove opportunità di impresa e occupazione nella regione.

Kyoto Club: convegno “L’Italia e la sfida del clima e dell’economia circolare. Dopo Parigi e verso gli obiettivi UE al 2030″

Si terrà il 16 febbraio, nel giorno della ricorrenza dell’anniversario dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, il convegno “LItalia e la sfida del clima e dell’economia circolare.Dopo Parigi e verso gli obiettivi Ue al “030″ organizzato dall’Associazione Kyoto Club con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

L’evento si terrà a Roma presso la Sala Conferenza ISMA del Senato della Repubblica e vedrà la partecipazione, tra gli altri, del Presidente di Kyoto Club Catia Bastioli (CEO Novamont SpS) nonchè del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e numerosi esponenti del mondo della politica, delle imprese e delle associazioni.

Per maggiori informazioni si rimanda al sito:

-www.kyotoclub.org

Il sito Ex Ceramica Industriale Verbano di Lavono Mombello esce dall’elenco delle infrazioni ambientali contestate dall’UE

Il Corriere della Sera di venerdì 22 gennaio pubblica una inchiesta sulle infrazioni ambientali contestate alle Regione Lombardia dalla Corte dell’Unione Europea. Nel lungo elenco dei Comuni “indagati” (113) non si ritrova più il Comune di Laveno Mombello in provincia di Varese, anch’esso ricompreso originariamente per la presenza della discarica Ex Ceramica Industriale Verbano.

L’intervento di bonifica e messa in sicurezza permanente, progettato e diretto dalla nostra società, in qualità di mandataria di un’associazione temporanea di imprese,  è infatti giunto al termine come ricorda anche l’articolo nelle ultime righe.

Europrogetti ha contributo, con l’impegno dei propri tecnici, a risolvere un problema ambientale presente nel territorio del Comune di Laveno che si trascinava da decenni ed oggetto di una infrazione comunitaria, ormai risolta.

Il progetto ha permesso inoltre la riqualificazione di un’area dismessa ed abbandonata che viene restituita alla cittadinanza, in parte a servizio del plesso scolastico presente ed in parte all’annesso polo sportivo.

E’ possibile consultare l’intero articolo del Corriere della Sera al link seguente:

- Corriere della Sera : Corte UE processo alla Lombardia

Fondazione Faraggiana: Convegno “Le sfide dell’Energia”

La Fondazione Faraggiana di Novara organizza una serie di convegni, a cura del Prof.Piero Martin dell’Università di Padova, sul tema dell’energia e dal titolo “Le sfide dell’Energia”.

I convegni, che si svolgeranno nel mese di Febbraio presso la sede della Fondazione Faraggiana in via Bescapè a Novara, vedranno lo sviluppo delle tematiche dell’energia curate da Professori di alcune tra le più prestigiose Università Italiane come l’Università di Padova, la LUISS di Roma e Roma 3.

Gli incontri si svolgeranno tutti i martedì di febbraio alle ore 18:00 e avranno i seguenti temi:

- 2 Febbraio 2016 – I colori dell’energia – Prof. Piero Martin ( Università di Padova)

- 9 Febbraio 2016 – Energia, clima e povertà – Dott.ssa Alessandra Viola (Università di LUISS Roma)

- 16 Febbraio 2016 – Risparmiare energia – Prof. Arturo Lorenzoni ( Università di Padova)

- 23 Febbraio 2016 – Imbrigliare l’energia delle stelle – Dott. Giuseppe Mazzitelli ( Università Roma 3)

Per maggiori informazioni si rimanda al sito:

www.fondazionefaraggiana.it

 

Economia circolare: l’UE vara interventi di sviluppo

Nel dicembre, la Commissione europea, ha presentato una serie di interventi a favore dello sviluppo di una economia circolare che vanno a modificare le direttive sulla gestione di vari tipi di rifiuti. Un pacchetto di proposte atteso già dalla scorsa estate e che ha trovato sviluppo solo alla fine dell’anno passato.

Tra le proposte più significative che la Commissione europea ha presentato si trova:

- l’aumento dell’obiettivo relativo alla preparazione per il riutilizzo e al riciclaggio dei rifiuti urbani che  raggiungerà il 65% entro il 2030;

- l’aumento degli obiettivi relativi alla preparazione per il riutilizzo e al riciclaggio dei rifiuti di imballaggio e semplificazione dell’insieme degli obiettivi;

- una limitazione graduale dello smaltimento in discarica dei rifiuti urbani al 10% entro il 2030;

- una maggiore armonizzazione e semplificazione del quadro giuridico in materia di classificazione come “sottoprodotto” e di cessazione della qualifica di rifiuto;

- la disposizione di nuove misure per promuovere la prevenzione, anche dei rifiuti alimentari, e il riutilizzo;

- l’introduzione di condizioni minime per il regime della responsabilità estesa del produttore e di un sistema di segnalazione preventiva per il controllo della conformità agli obiettivi di riciclaggio;

- semplificazione e razionalizzazione degli obblighi di comunicazione.

Alla base degli interventi presentati dall’Europa la convinzione che una economia circolare possa permettere di trarre il massimo dalle risorse, reimmetetrle nel ciclo produttivo e non conferirle in discarica come rifiuti.

Per arrivare a questo risultato bisogna organizzare un sistema per cui il rifiuto di qualcuno diventi risorsa per qualcun’altra. Questo si contrappone quindi alla ‘vecchia’ economia lineare che segue uno schema che inizia dall’estrazione del materiale per concludersi nello smaltimento in discarica.

Dal canto suo l’Italia, per mezzo del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha avviato diverse iniziative tra le quali un tavolo permanente con le industrie e una pagina web che sviluppa la tematica sul proprio sito; inoltre ha predisposto un tavolo tecnico di confronto con le altre amministrazioni e un gruppo interdirezionale informale interno al ministero stesso.

È in corso di elaborazione anche un ‘Green act’, che fornirà strumenti per promuovere la creazione di lavori verdi, mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici, promuovere l’uso efficiente delle risorse, insieme con incentivi fiscali e finanziari.

 

 

Collegato ambientale: ecco le novità previste dal legislatore in vigore da febbraio 2016

Pubblicata il 18 gennaio 2016 in Gazzetta Ufficiale la legge n.221 “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali” detta anche Collegato Ambientale alla Legge di Stabilità.

Tra le novità apportate dalla legge troviamo gli incentivi alla mobilità sostenibile per i Comuni, ovvero un fondo di 35 milioni di euro per il programma sperimentale nazionale di mobilita’ sostenibile casa-scuola e casa-lavoro per il finanziamento di progetti, predisposti da uno o piu’ enti locali e riferiti a un ambito territoriale con popolazione superiore a 100.000 abitanti, diretti a incentivare iniziative di mobilita’ sostenibile.

E’ prevista la promozione di sistemi EMAS ed Ecolabel UE, sarà infatti elemento preferenziale per la redazione delle graduatorie per l’assegnazione di contributi, agevolazioni e finanziamenti in materia ambientale il possesso di certificazioni EMAS, ISO 14001 rilasciato da enti certificati ed Ecolabel UE.

Sono previsti criteri ambientali minimi negli appalti pubblici per le forniture e gli affidamenti di servizi, non chè l’istituzione nelle scuole del mobility manager, scelto su base volontaria e senza riduzione del carico didattico che avrà il compito di organizzare e coordinare gli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni.

Viene, inoltre, promossa la creazione di aree territoriali in cui si prevede la progressiva sostituzione di petrolio e suoi derivati con energie da fonti rinnovabili.

Oltre a queste numerose le novità introdotte dal Collegato Ambientale a cui si rimanda per una completa consultazione.

Consulta il testo completo al link: www.gazzettaufficiale.it/atto/vediMenuHTML

 

 

 

Rinnovabili: record di investimenti nel 2015

Il nuovo rapporto Clean Energy Investment, pubblicato da Bloomberg Energy Finance, ha sottolineato come il 2015 ha visto toccare i livelli più alti per gli investimenti nelle rinnovabili.

Ha trainare una crescita che ha visto un + 30% rispetto al 2014 sono soprattutto paesi come Cina, India e Stati Uniti senza dimenticare l’apporto dei paesi emergenti dell’America Latina e dell’Africa.  Un incremento che non ha risentito di numerosi fattori che avrebbero potuto scoraggiare gli investimenti nelle rinnovabili primo fra tutti il crollo del prezzo del petrolio.

Nel dettaglio circa il 60% degli investimenti del 2015 hanno finanziato progetti su scala industriale di parchi eolici, solari, impianti a biomasse e waste-to-energy o piccoli sistemi idroelettrici.

È la Cina, e di gran lunga, il primo grande investitore in energia pulita del 2015 aumentando la sua posizione di assoluto dominio con un incremento del 17%, Stati Uniti al secondo posto. L’Europa ha visto un crollo del 18% rispetto a quanto investito nel 2014, è sempre il Regno Unito a farla da padrone.

Secondo Bloomberg Messico, Cile, Sudafrica e Marocco sono nazioni in cui il boom delle rinnovabili lascia presagire un forte sviluppo nei prossimi anni. Come anche Africa e Medio Oriente, due regioni con grande potenziale per l’energia pulita con popolazioni in crescita, sole e vento in abbondanza e, specie in molti Paesi africani, un basso tasso di accesso all’elettricità.

Kyoto Club: Rapporto 2015

Kyoto Club pubblica il Rapporto delle attività 2015.

Il documento, composto di cinque parti, illustra le attività svolte dall’Associazione nel 2015 sottolineando i progetti avviati, le collaborazioni siglate e le iniziative promosse per i Soci.

Molte delle attività descritte sono state rese possibili grazie alla collaborazione con i Soci di Kyoto Club, che hanno supportato iniziative, convegni, seminari e l’impegno dei Gruppi di Lavoro Tematici dell’Associazione.

Per visionare il documento e per avere ulteriori informazioni sull’associazione si rimanda al link:

www.kyotoclub.org/home