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Written by Fabio Marucci

Rapporto Ispra: il rischio idrogeologico è la principale criticità ambientale dell’Italia

Il rischio idrogeologico rappresenta una delle principali criticità ambientali e territoriali dell’Italia, a confermarlo l’ultimo rapporto dell’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale del Ministero dell’Ambiente, presentato a Roma, che insieme a #Italiasicura, la Struttura di Missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche istituita dal Governo, ha presentato i dati del monitoraggio del territorio, la cartina di frane e alluvioni e un programma gli interventi fondamentali per metterlo in sicurezza.

I dati non solo confermano il rischio idrogeologico quale uno dei principali problemi del Paese, ma dato l’impatto economico, gli effetti sulla popolazione e la diffusione del fenomeno lo incoronano come il principale problema dell’Italia. Un fenomeno nato e cresciuto a causa della naturale fragilità del Paese,ma anche di un eccesso di cementificazione e di un aumento dei fenomeni estremi di piovosità a seguito dei cambiamenti climatici.

Nell’insieme rischio frane e rischio idraulico interessano oltre 7.000 comuni, pari all’88,3% delle nostre cittadine, ed il 15,8% del territorio italiano (soprattutto in Toscana, Emilia-Romagna e Liguria). La popolazione a rischio frane in Italia è pari al 2,1% mentre quella a rischio alluvione è pari al 15 % (3,2% a rischio elevato). Molte anche le attività economiche a rischio frane (1,7% del totale) e a rischio alluvioni (12% del totale). Preoccupanti anche i dati sull’erosione costiera, con il 37% delle coste italiane che hanno subito variazioni superiori ai 5 metri.

[Fonte: GreenReport.it]

 

Biometano: allo studio incentivi per l’autotrazione

Sono in fase di studio i nuovi incentivi dedicati al biometano per autotrazione. Lo ha rivelato il dott. Giovanni  Perrella, rappresentante del Ministero Sviluppo Economico, in occasione di Biometano Day, la giornata di approfondimento sulle prospettive di sviluppo di questo carburante in Italia.

Il Dicastero dello Sviluppo su incarico del Governo è impegnato nella revisione del decreto 5/12/2013, prevedendo la promozione di questo biofuel nel settore dei trasporti con un nuovo sistema di incentivazione previsto a partire  dal prossimo anno. L’intenzione è di render più conveniente il passaggio dalla produzione elettrica da biogas, al biometano con un nuovo schema incentivente e quindi valorizzare il patrimonio di impianti a biogas agricolo esistenti sul territorio.

La notizia è stata accolta con soddisfazione dal settore come sottolineato da Pietro Mattirolo membro del comitato scientifico del FIPER ( Federazione Italiana Produttori di energia rinnovabile) : “Da tempo, come FIPER e Agroenergia,  abbiamo evidenziato la forte distanza tra gli obiettivi di grande sviluppo per il biometano e la realtà dei notevoli freni posti dalla struttura del decreto del 5/12/2013. Siamo molto fiduciosi che questo messaggio sia stato raccolto e siamo convinti che la via italiana possa divenire un modello virtuoso per l’Europa, verso la riduzione delle emissioni e la crescita dei carburanti avanzati”.

[Fonte: Rinnovabili.it]

Cycle&Recycle: Paul Bulteel fotografa il riciclo dei rifiuti

Illustrare e incoraggiare gli sforzi di riciclare i rifiuti, questo l’obiettivo del fotografo belga Paul Bulteel che ha deciso di avvicinarsi alla questione del riciclo con uno sguardo nuovo attraverso il suo libro di fotografie “Cycle & Recycle”.

Bulteel proviene da un paese, il Belgio, che vanta uno dei più alti tassi di riciclo nel mondo: l’ottanta per cento degli imballaggi sono recuperati e trasformati in nuovi materiali riutilizzabili. Il fotografo ha voluto visitare alcuni impianti di riciclaggio in Belgio, Lussemburgo, Germania, Paesi Bassi e Francia e immortalare con il suo obbiettivo la bellezza del riciclo.

Bulteel ha voluto illustrare, attraverso le sue fotografie, ciò che accade quando la nostra carta, plastica, metallo, vetro, elettrodomestici o abbigliamento sono trasformati in qualcosa di nuovo.

Il risultato è sicuramente sconcertante, suggestivo, e in qualche modo anche poetico con fotografie luminose, caratterizzate da colori saturi, e precise forme geometriche quasi a suggerire un ritorno all’ordine dal caos.

[Fonte: Rinnovabili.it]

San Francisco: vietata la vendita di bottiglie di plastica negli edifici pubblici

La città di San Francisco, negli Stati Uniti, ha vietato la vendita di bottiglie di plastica negli edifici pubblici e nelle proprietà della città, come il comune. Ha anche attuato una campagna per incentivare l’uso da parte dei cittadini dell’acqua del rubinetto.

Non si tratta della prima misura adottata dall’amministrazione di San Francisco per fermare l’inquinamento causato dalla plastica. La città ha già vietato l’uso di buste di plastica e contenitori in polistirolo e ha deciso di fare uno sconto di 10 centesimi di dollaro a tutti coloro che portano con sé borse o sporte della spesa che possono essere riutilizzate all’infinito. Una legge del 2009, invece, obbliga gli edifici commerciali e residenziali a fare la raccolta differenziata: un enorme business per la città, dato che le multe per le inadempienze possono raggiungere i mille dollari.

Ridurre e allo stesso tempo disincentivare l’uso delle bottiglie di plastica è sicuramente una scelta positiva,  gli americani usano infatti 50 milioni di bottiglie di plastica all’anno, delle quali viene riciclato solo il 23 per cento, secondo quanto riportato dalla campagna Ban the bottle, ed è un passo che ogni città dovrebbe fare.

[Fonte: www.lifegate.it]

Riciclo: il vetro un esempio di economia circolare

Il rapporto “Il riciclo del vetro e i nuovi obiettivi europei per la circular economy”, realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile per conto di Assovetro, l’Associazione nazionale degli industriali del vetro aderente a Confindustria, ha sottolineato come il riciclo del vetro in Italia funziona, ed è un esempio di economia circolare.

Come sottolineato dal Presidente della Sezione Vetro cavo di Assovetro, Marco Ravasi  ” Il vetro è un materiale che realizza alla perfezione il concetto di economia circolare che si basa su produci-consuma-riproduci e permette di riprodurre sempre contenitori che hanno caratteristiche identiche a quelli originali. ».

Nonostante la raccolta differenziata nel 2014 sia cresciuta, anche se in modo discontinuo, arrivando al 77%, con un tasso di riciclo al 70,3 (in aumento del 2% negli ultimi 5 anni),  i dati sottolineano grosse differenze fra i tassi di raccolta del Nord e Sud Italia. Nel Mezzogiorno vengono differenziate 358.719 tonnellate contro 1.038.734. La Lombardia, da sola, raccoglie più di tutto il meridione (399.343 tonnellate).

Secondo i dati 2014, il riciclo pro capite degli imballaggi è stato di 26,6 chili per abitante, ma dividendo lo Stivale in macroaree geografiche, il rapporto evidenzia che al Nord si riciclano 34,9 Kg/ab, al Centro 24,6 Kg/ab e al Sud solo 16,6. Per centrare i target, previsti dagli obiettivi del pacchetto Ue sull’economia circolare, il riciclo pro capite dovrà arrivare a 28,4 kg nel 2025 e 32,2Kg nel 2030. In pratica, in meno di 10 anni, il Sud dovrà aumentare del 20% contro il 2% del Nord.

Prossimo obiettivo quello di migliorare il rapporto tra raccolta differenziata, oggi al 77%, e tasso di riciclo che oggi si attesta al 70,3%. Eliminare quel 7% di scarto, dovuto principalmente alla cattiva raccolta, migliorando gli impianti per ridurre al minimo gli scarti, che sono aumentati di circa il 2% tra il 2011 e il 2014.

 

USA: primi per produzione assoluta di energia da geotermia

Gli Stati Uniti sono i primi produttori al mondo, guardando la produzione assoluta, di petrolio, gas naturale, energia nucleare, eolico, biocarburanti e geotermia.

A livello di copertura percentuale del fabbisogno energetico, tuttavia, le cose sono leggermente diverse e dove la fa da padrone il Kenya con il suo 50% di fabbisogno energetico soddisfatto dalla geotermia.

La quota di geotermico installata negli USA tuttavia continua a crescere: nell’ultimo anno il Paese ha aggiunto 48 MW di nuova capacità installata arrivando così ad un totale di oltre 3.900 MW, rappresentando già oggi un gigante di livello globale nel settore della produzione geotermoelettrica.

L’Energy Information Administration (EIA) stima che nel corso del 2016 la produzione di energia elettrica da geotermia aumenterà di un ulteriore 4%, all’interno di un trend positivo (+9%) comune a tutto il settore delle energie rinnovabili.

Non si tratta solo di contingenze di mercato, quanto di un vero e proprio indirizzo politico. A livello federale, infatti, si punta molto allo sviluppo della geotermia: il presidente Obama nell’ultima proposta di bilancio in tema d’innovazione e sicurezza energetica (riferita all’anno 2017) ha richiesto un aumento del budget destinato alle tecnologie geotermiche pari al 40,1% rispetto a quanto stanziato nel 2016 per un totale complessivo di 99,5 milioni di dollari, rispetto ai 55 milioni di dollari del 2015.

[Fonte: Greenreport.it]

Dal 1 al 6 marzo: Green Week 2016

La Green Week, un forum di discussione sui grandi temi della green economy,  per l’anno 2016 sarà divisa in due parti: un tour delle “fabbriche della sostenibilità“, aziende d’eccellenza delle Venezie, dall’ 1 al 3 marzo e un festival di tre giorni a Trento all’insegna dello slogan “Io non spreco” dal 4 al 6 marzo.

Le 10 fabbriche della sostenibilità che parteciperanno al tour saranno: Nice, Magis, Agricola Grains, Interporto di Padova, Cielo e Terra, Grafica Veneta, Diadora, Lago, Centrale Ponte Mas e Lattebusche.
Il 3 marzo a Belluno, Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, presenterà il suo libro “2 °C” edito da Edizioni Ambiente (Collana KyotoBooks).

Per maggiori informazioni e per prendere visione del programma dell’evento si segnala il link:

veneziegreen.it

[Fonte: kyotoclub.org]

“Pratiche di sostenibilità+”: il freebook di KyotoClub legato ai cambiamenti climatici e alle azioni di mitigazione

A completamento del progetto Pratiche di sostenibilità+, dell’associazione Kyoto Club con il sostegno del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, viene pubblicato il freebook conclusivo contenente una introduzione ai temi legati ai cambiamenti climatici e alle azioni di mitigazione e adattamento, che rendono le nostre città più resilienti, con uno sguardo sulle esperienze in Italia.

Il testo offre un focus sui temi trattati durante i webinar trasmessi in diretta streaming nel 2015 ed è rivolto agli Enti locali e agli studenti che hanno partecipato attivamente o che vogliono solo prendere spunto per conoscere le buone pratiche avviate sul territorio e per un approfondimento dei temi energetico-ambientali.

Si allega copia del freebook:

Pratiche di sostenibilità+

Per maggiori informazioni si rimanda al sito:

www.Kyotoclub.org

[Fonte: Kyotoclub.org]

Nuove regole di prevenzione incendi per i depositi di gas naturale e biogas

Il Ministero dell’interno ha approvato il decreto 3 febbraio 2016 contenente la regola tecnica di prevenzione incendi per i depositi di gas naturale e biogas.

Le disposizioni contenute nel decreto si applicano per la progettazione, la costruzione e l’esercizio dei depositi sia di nuova realizzazione che esistenti (alla data di entrata in vigore del decreto), quali:

  • depositi di gas naturale con densità non superiore a 0,8
  • depositi di biogas (anche con densità superiore a 0,8)

I depositi devono, quindi, essere realizzati e gestiti in modo da:

  • minimizzare le cause di incendio
  • garantire la stabilità delle strutture portanti al fine di assicurare il soccorso agli occupanti
  • limitare la produzione e la propagazione di un incendio all’interno dei locali
  • limitare la propagazione di un incendio ad edifici o locali contigui
  • assicurare la possibilità che gli occupanti lascino il locale indenni o che gli stessi siano soccorsi in altro modo
  • garantire la possibilità per le squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza

Il decreto entrerà in vigore il 90° giorno dalla pubblicazione, ossia il 12 maggio 2016.Per maggiori in formazioni si allega la regola tecnica allegata al decreto:

Allegato Regola Tecnica

[Fonte: Biblus-net]

 

Qualità dell’aria: arriva AirPack lo strumento multimediale per le scuole

Si chiama AirPack ed è un innovativo strumento educativo multimediale per le scuole nato nell’ambito della fase finale del progetto SEARCH in tema di qualità dell’aria indoor nelle scuole (School Environment and Respiratory Health of Children).

Il progetto è realizzato con il contributo  dell’Unità Ambiente e Salute di ISPRA ed è una risposta alle misure concrete richieste del processo paneuropeo nell’ambito dell’implementazione del Piano d’ azione per l’ambiente e la salute dei bambini in Europa.

Le risorse didattiche e le informazioni sono strutturate nei tre settori prioritari che influenzano la qualità dell’aria interna nelle scuole: l’aria “outdoor” (verde scolastico, inquinamento dell’aria), le sorgenti inquinanti “indoor” e il comfort microclimatico, mettendo in risalto le politiche di sostenibilità, inclusa l’educazione ambientale, come strumento di gestione della qualità dell’aria interna nelle scuole e dei suoi fattori ambientali di rischio per la salute.

Il programma, presentato il 17 febbraio davanti ad una platea di dirigenti scolastici, docenti, responsabili DSGA  e altri soggetti coinvolti e interessati nella gestione e nella fruizione degli spazi scolastici,  si rivolgerà a bambini tra gli 8 e gli 11 anni.

[Fonte: isprambiente.gov.it]