Notizie
Jellyfish Barge: la serra modulare galleggiante
Si chiama Jellyfish Barge la serra modulare galleggiante ideata dal Pnat, spin off dell’università di Frenze.
Il team di Pnat, guidato dal direttore del Laboratorio di neurobiologia vegetale dell’università di Firenze Stefano Mancuso, ha lanciato il progetto circa un anno fa con l’obiettivo di fornire a comunità che vivono in zone aride o a carenza di acqua potabile, ma magari vicino a un fiume o al mare, la possibilità di autoprodursi il cibo.
La serra modulare galleggiante, costituita con materiali a basso costo è completamente autonoma dal punto di vista energetico ed è in grado di dissalare l’acqua salsa o depurare quella dolce e garantire la produzione di circa 1.000 insalate ogni mese con la tecnica della coltivazione idroponica.
Un singolo modulo della serra è formato da una base di legno di circa 70 metri quadrati, che galleggia su fusti di plastica riciclati, e da una serra in vetro e legno. L’energia necessaria è garantita da pannelli solari che circondano il modulo.
Dopo una prima installazione a Pisa, Jellyfish Barge è stata presentata ad Expo e, grazie al supporto di Milano Cucina e Seeds & Chips, è stata posizionata nella Darsena di Milano, dove rimarrà fino al 31 ottobre.
Il progetto è stato finanziato dall’Università di Firenze attraverso fondi della Regione Toscana e della Fondazione Ente Cassa di Risparmio di Firenze, ed ha partecipato al concorso indetto dalla Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite “Ideas4Change”, piazzandosi al secondo posto. E’ risultato invece vincitore del premio “Idee innovative e tecnologie per l’agribusiness”, promosso da CNR e Onu.