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Inquinamento acustico: dati ambientali ISPRA 2015
Il capitolo sull’inquinamento acustico dell’Annuario dei dati ambientali 2015 pubblicato da ISPRA aggiorna 3 indicatori tra quelli proposti dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (EIA), basati sul quadro di valutazione DPSIR ( drivers, pressure, state, impact and responses).
Tali indicatori sono gli unici che offrono dati sufficienti anche se non completi e riguardano:
- Sorgenti controllate e percentuale di queste per cui si è riscontrato almeno un superamento dei limiti;
- Popolazione esposta al rumore;
- Osservatorio normativa nazionale.
Mentre non risultano al momento definibili gli indicatori riguardanti:
- Percentuale di km della rete ferroviaria nazionale (dati al 2004) per la quale si ha il superamento dei limiti;
- Percentuale di km della rete stradale nazionale per la quale si ha il superamento dei limiti (dati al 2006);
- Rumore da traffico:esposizione e disturbo per la scarsa disponibilità dei dati pervenuti nel 2014).
La Direttiva 2002/49/CE, recepita in Italia con il D.Lgs. 194 del 19 agosto 2005, ha come obiettivo quello di mettere in atto misure di prevenzione e protezione delle aree ancora “pulite” e per raggiungere tale obiettivo fissa indirizzi politici comuni.
L’impianto legislativo nazionale, basato sulla Legge Quadro 447/95 e sui relativi decreti attuativi, attribuisce grande rilevo agli strumenti di pianificazione e di risanamento, ma gli adempimenti previsti sono parzialmente attuati, tra l’altro con notevoli differenze tra i vari territori.
Tra le note positive rilevate dai dati dell’ISPRA è da notare come negli ultimi anni, nonostante adempimenti parzialmente attuati e differenze territoriali rilevanti, sono aumentati gli studi condotti con la metodologia individuata dalla Direttiva Europea ovvero mediante l’utilizzo di indicatori strutturati sul modello DPSIR.