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Classifica “Comuni rinnovabili 2015″

Il primo Comune italiano secondo la classifica dei “Comuni rinnovabili 2015″ è Campo Tures.

Il Comune ha infatti portato avanti «una lungimirante politica di interventi che ha permesso di arrivare a soddisfare l’intero fabbisogno energetico del territorio grazie a un mix di 7 tecnologie da fonti rinnovabili elettriche e termiche e alla gestione locale dell’intera filiera energetica (sia la rete elettrica che quella di teleriscaldamento sono di proprietà comunale). Nel Comune, di circa 5.200 abitanti, una cooperativa energetica con 1.500 soci tra cui lo stesso Comune, serve le circa 2.000 utenze, sia per la parte elettrica che per quella termica, con un risparmio medio del 30% rispetto ai prezzi di mercato. L’obiettivo ora è diventare un Comune a emissioni zero. Per questo, raggiunta l’autonomia energetica, l’amministrazione sta iniziando a lavorare sulla mobilità sostenibile con l’introduzione di mezzi pubblici a trazione elettrica e distributori con carburanti alternativi, dal biogas all’idrogeno».

Il rapporto segnala anche il numero di comuni italiani provvisti di fonti energetiche rinnovabili suddivisi per tipologia di rinnovabile adottata; solare, eolico, idroelettrico, geotermico e bioenergetico:

  • I Comuni del solare sono tutti gli 8.047 dove è installato almeno un impianto solare fotovoltaico, mentre 6.803 Comuni hanno almeno un impianto solare termico.  Secondo i dati di Terna, «al 31 dicembre 2014 complessivamente sono installati 18.854 MW».
  • I Comuni dell’eolico sono 700, con una potenza installata in crescita, pari a 8.736 MW. Secondo Terna, questi impianti «hanno permesso di produrre 14,9 TWh di energia, pari al fabbisogno elettrico di oltre 5,5 milioni di famiglie. Sono 323 i Comuni che si possono considerare autonomi dal punto di vista elettrico grazie all’eolico, poiché si produce più energia di quanta ne viene consumata».
  • I Comuni del mini idroelettrico sono 1.160. Il Rapporto prende in considerazione gli impianti fino a 3 MW e la potenza totale installata nei Comuni italiani è di 1.358 MW, in grado di produrre ogni anno oltre 5,4 TWh pari al fabbisogno di energia elettrica di oltre 2 milioni di famiglie.
  • I Comuni della geotermia sono 484, per una potenza installata di 814,7 MW elettrici, 264,4 MW termici e 3,4 MW frigoriferi. Grazie a questi impianti nel 2014 sono stati prodotti circa 5,5 TWh di energia elettrica in grado di soddisfare il fabbisogno di oltre 2 milioni di famiglie.
  • I Comuni delle bioenergie sono 2.415 per una potenza installata di 2.936,4 MW elettrici, 1.306,6 MW termici e 415 kW frigoriferi. «In particolare quelli a biogas sono in forte crescita – dice Legambiente –  e hanno raggiunto complessivamente di 1.165,9 MW elettrici, 176,5 MW termici e 65 kW frigoriferi. Gli impianti a biomasse, nel loro complesso, hanno consentito nel 2014 di produrre circa 12 TWh pari al fabbisogno elettrico di oltre 4,4 milioni di famiglie».