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29 aprile: giornata mondiale delle vittime da amianto
Si celebra oggi, 29 aprile, la giornata mondiale delle vittime da amianto. La ricorrenza da una parte serve a ricordare le tante vittime della fibra killer e inoltre offre l’opportunità di porre l’attenzione sull’attuale situazione in tema di interventi e bonifiche.
Il CNR-Inail ha stimato in 32 milioni di tonnellate l’amianto ancora presente sul territorio italiano; secondo i dati della banca dati dell’Inail, poi, ogni anno in Italia muoiono ancora 4mila persone per tutte le malattie correlate, con oltre 15mila casi di mesotelioma maligno diagnosticato dal 1993 al 2008.
La mappatura dell’amianto presente sul territorio, utile per avere un quadro delle quantità ancora presenti sul territorio, è stata conclusa solo da metà delle Regioni (Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta), mentre è in fase di ultimazione nelle province autonome di Bolzano e Trento.
La Banca Dati Amianto coordinata dal ministero dell’Ambiente riporta almeno 38.000 siti su tutto il territorio nazionale, con oltre 300 siti in classe di priorità 1, ovvero a maggior rischio, su cui avviare da subito le azioni di risanamento.
Come ricordato da Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente:
Il risanamento ambientale, la bonifica e il corretto smaltimento dei materiali contenenti amianto devono essere le priorità per portare a zero il rischio connesso con l’esposizione alla pericolosa fibra..