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Unione Europa: entro 2030 meno 40% sulle emissioni di CO2

Al termine di un lungo summit che ha impegnato i rappresentanti dei 28 Stati membri dell’Unione europea, i leader riuniti a Bruxelles hanno raggiunto un accordo sulle emissioni di CO2.

Il piano è quello di ridurle del 40 percento entro il 2030, garantendo al contempo un incremento pari al 27 per cento nell’uso delle energie rinnovabili e una maggiore efficienza energetica per un valore pari anch’esso al 27 per cento.

L’accordo è il risultato di un compromesso tra gli Stati membri fortemente dipendenti dall’uso dei combustibili fossili ( Polonia in primis) e gli Stati più inclini all’incremento dell’uso delle energie alternative. Le preoccupazioni principali hanno riguardato gli effetti possibili di tali tagli sulla crescita economica dei Paesi membri, preoccupazioni sedate dalla predisposizione di un piano che prevederà una serie di “sconti” sullo scambio del carbone per un valore di 15-20 miliardi di euro.

L’accordo siglato rappresenta un traguardo importante nella definizione di una strategia condivisa per la diminuzione delle emissioni anche se è utile ricordare come l’Europa è responsabile per meno del 10% delle emissioni totali prodotte a livello mondiale e gli Stati maggiormente responsabili quali Stati Uniti, Russia , Cina e India non hanno ancora definito una loro strategia di abbattimento delle emissioni di CO2.