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#Italiasicura
I terribili eventi di Genova, avvenuti nel giorno della presentazione della campagna d’informazione #italiasicura, hanno riacceso il dibattito sulla prevenzione contro il dissesto idrogeologico; diamo allora un sguardo alla Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e presentata nel luglio di quest’anno.
Italiasicura è una Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche, si compone di due unità distinte: la prima focalizzata sull’edilizia scolastica e la seconda sul dissesto idrogeologico.
Il Governo ha affidato alla struttura di missione misure straordinarie e il compito di fare regia e coordinare tutte le strutture dello Stato (Ministeri, Protezione Civile, Regioni, Enti Locali, Consorzi, Genio Civile ed enti/soggetti locali).
I dati forniti dalla Presidenza del Consiglio indicano che nel’81,9% dei Comuni italiani sono presenti aree soggette a dissesto idrogeologico e che il costo pagato dallo Stato dal 1945 ad oggi per danni e risarcimenti da frane e alluvioni si attesta sui 3,5 miliardi di euro all’anno.
Gli accordi di programma Stato-Regioni, siglati nel 2009-2010, prevedevano la realizzazione di 3.395 opere anti-emergenza delle quali solo il 3,2% (109 interventi) risulta concluso al 2014, il 19% (631 interventi) è in corso di esecuzione e il restante 78% risulta fermo in fase di progettazione o affidamento e lontano dalla cantierizzazione.
La Struttura di missione avrà quindi il compito di trasformare in cantieri gli oltre 2,48 miliardi di euro non spesi dal 1998 e avrà il compito di vigilare sul corretto uso degli oltre 1,6 miliardi di euro stanziati dal CIPE nel 2012 per opere urgenti di fognature e depuratori nelle Regioni del Sud Italia da concludere entro il 2015.