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Cultura

Lotta Europea agli sprechi alimentari: convengno internazionale “Stop food waste. Feed the planet”

La lotta allo spreco alimentare come priorità del Governo italiano e delle istituzioni europee, in un continente che spreca ogni anno oltre 100 tonnellate di cibo e in un mondo che getta via lungo tutta la filiera alimentare un terzo degli alimenti prodotti. Dall’allarme per questi dati e dalla necessità di attivare nuove buone pratiche nasce “Stop food waste. Feed the planet”, convegno internazionale promosso dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, che si terrà lunedì a Bologna a partire dalle 10 all’Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna (incontro con i giornalisti in apertura dei lavori).

Nell’occasione verrà tenuta a battesimo la “Carta di Bologna contro lo spreco alimentare”, ideata nel contesto del Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti presieduto dall’agroeconomista Andrea Segrè, per definire azioni comuni tra gli Stati in tema di contrasto allo spreco alimentare in Europa. La Carta di Bologna, primo documento ufficiale del Governo italiano in tema di sprechi alimentari prodotto proprio nel semestre di Presidenza europea, è stata condivisa nei giorni scorsi con i Governi Europei e con l’HLPE on Food Security and Nutrition della FAO, e sara’ ulteriormente portata all’attenzione, in forma ‘partecipata’,delle nazioni che hanno aderito ad Expo, così da diventare piattaforma comune di lavoro per i Governi del pianeta in tema di spreco alimentare.

Il documento verrà presentato per l’adozione congiunta il 16 ottobre 2015, Giornata Mondiale dell’Alimentazione nell’anno di Expo.
“Stop food waste. Feed the planet”, in programma a Bologna lunedì 24 novembre, rientra appunto fra le iniziative organizzate nell’ambito del Semestre di Presidenza italiana dell’Unione Europea ed è curato con la segreteria tecnico-scientifica del Piano Nazionale di Prevenzione degli Sprechi Alimentari (PINPAS) e il Dipartimento di scienze e tecnologie agroalimentari dell’Università di Bologna.

 

24-30 Novembre 2014: Settimana Unesco di educazione allo sviluppo sostenibile

Dal 24 al 30 Novembre si terrà la nona e ultima edizione della Settimana di educazione allo sviluppo sostenibile; l’evento sancirà la chiusura del Decennio UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005-2014.

L’iniziativa sarà dedicata al bilancio delle attività svolte: da una parte la raccolta delle buone pratiche e prassi educative svoltesi durante il Decennio, dall’altra l’inventario delle realtà che sopravviveranno al Decennio stesso e continueranno a promuovere l’educazione alla sostenibilità in tutte le regioni italiane.

Centinaia di realtà – istituzioni, scuole, associazioni, imprese, fondazioni, università – daranno vita, sotto l’egida e il coordinamento della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, ad un ricco calendario di eventi in rete: convegni, laboratori, escursioni, mostre, giochi, spettacoli, dimostrazioni pratiche e tanto altro.

22-30 novembre 2014 : Settimana Europea per la riduzione del rifiuto

E’ in corso la sesta edizione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti che quest’anno si tiene dal 22 al 30 novembre 2014.
L’iniziativa nata all’interno del Programma LIFE+ della Commissione Europea, ha come obiettivo primario la sensibilizzazione  delle Istituzioni, degli stakeholder e di tutti i consumatori circa le strategie e le politiche di prevenzione dei rifiuti messe in atto dall’Unione Europea, che gli Stati membri devono perseguire.

Il tema di questa edizione sarà la lotta allo spreco alimentare e come sempre, nel creare la propria azione ci si potrà sbizzarrire: dal cucinare con gli avanzi al laboratorio di compostaggio con gli scarti organici, dagli eco-acquisti al laboratorio di riuso e riciclo con i bambini e gli adulti.

Saranno quindi coinvolte Pubbliche Amministrazioni, Associazioni e Organizzazioni no profit, Scuole e Università, Imprese, Associazioni di categoria e Cittadini che potranno proporre azioni volte alla riduzione dei rifiuti, a livello nazionale e locale.

“L’obiettivo strategico per affrontare il problema dei rifiuti non è quello di trovare nuovi modi per smaltirli ma di evitare di produrli, riutilizzando tutte le materie prime, innescando processi produttivi come l’eco-design in cui già dalla progettazione si pensi al loro riciclaggio e al riutilizzo dei materiali” – afferma il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.
“In particolare – rileva il Ministro -  lo spreco alimentare è una delle forme eticamente più odiose della produzione di rifiuti perché innesca un consumo di risorse inutile, dannoso e riprovevole a fronte della carenza di cibo di cui soffrono ampie aree del mondo”. Il Ministero dell’Ambiente è in prima linea nella battaglia contro lo spreco alimentare. “E’ un modo per tutelare le nostre risorse naturali ma anche per costruire una società che privilegia i valori della giustizia sociale e della civiltà”.

 

Acqua: parte il Piano straordinario di tutela e gestione della risorsa idrica

Con un decreto firmato dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti il governo finanzia il Piano straordinario di tutela e gestione della risorsa idrica previsto dalla Legge di Stabilità 2014: quasi novanta milioni di euro nel triennio 2014-2016 destinato a tredici regioni italiane del centro-nord e alla provincia autonoma di Trento per potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani.

A questa somma si aggiunge il cofinziamento regionale, altri fondi statali e la quota coperta dalla tariffa, per un investimento complessivo di oltre 240 milioni di euro. Per quanto riguarda le regioni del Sud, la delibera Cipe 60 del 2012 ha già destinato risorse ad analoghi interventi a valere sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione.

Il ministro, illustrando il Piano alla stampa, ne ha sottolineato l’importanza per la valorizzazione dell’acqua come bene comune e come risorsa preziosa da difendere.

L’importanza del Piano speciale risiede anche nel superamento dei contenziosi aperti nei confronti dell’Italia in Europa.

Accordo USA-Cina: nuovi obiettivi comuni sul fronte delle emissioni di gas serra

Dopo mesi di estenuanti trattative Cina e Stati Uniti fanno fronte comune sulle questioni ambientali e sul tema delle emissioni di gas serra.

Il tanto atteso annuncio è stato dato nel corso di una conferenza congiunta dai Leader delle due superpotenze.

L’accordo prevede nuovi limiti per le emissioni di gas serra ed in particolare l’amministrazione USA si è impegnata a ridurre le sue emissioni in atmosfera del 25-28% entro il 2025.

La Cina, dal canto suo, oltre ad impegnarsi a fermare l’aumento delle sue emissioni entro il 2030 si è impegnata ad aumentarla percentuale di energia pulita prodotta portandola al 20% entro il 2030.

L’accordo arriva a pochi mesi dall’inizio della conferenza sul clima di Parigi 2015 nella quale saranno discussi i nuovi obiettivi per la riduzione delle emissioni.

In principio – Dalla nascita dell’Universo all’origine dell’arte

Europrogetti, anche quest’anno, promuove la cultura e l’arte nel proprio territorio rendendo possibile, in qualità di sponsor, la mostra “In principio – Dalla nascita dell’Universo all’origine dell’arte” che si terrà al Complesso Monumentale del Broletto dal 29 novembre 2014 al 6 marzo 2015.

Per maggiori informazioni:  www.mostrainprincipio.it

Emissioni UE: meno 1,8% nel 2013

Un ottimo risultato in tema di ambiente: nel 2013 le emissioni di gas a effetto serra dell’Unione europea sono diminuite dell’1,8% rispetto all’anno precedente, raggiungendo il livello più basso dal 1990. I dati emergono dalla relazione annuale sui progressi relativi all’azione per il clima, pubblicata dalla Commissione europea con l’ausilio dell’Agenzia europea per l’ambiente.

L’Unione Europa ‘non solo è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo fissato per il 2020, ma è anche chiaramente sulla strada giusta per superarlo’, si legge nel rapporto.

La commissaria europea responsabile dell’Azione per il clima Connie Hedegaard  ha aggiunto che ‘Il raggiungimento degli obiettivi per il 2020 dimostra che l’Europa è pronta per rafforzare il suo impegno. Ma non solo: evidenzia anche che l’Ue sta effettuando tagli drastici. Le politiche funzionano. Pertanto, la scorsa settimana, i leader dell’Ue hanno deciso di continuare questo percorso ambizioso e raggiungere almeno il 40% entro il 2030’.

Lussemburgo 28 ottobre 2014: Consiglio ambiente dell’UE

ll Consiglio ambiente dell’Ue riunito a Lussemburgo ha approvato il documento conclusivo per il mandato negoziale in vista della prossima conferenza di Lima a dicembre, incentrata sul contrasto ai cambiamenti climatici.

“L’ambiente diventa determinante per la strategia di crescita e occupazione dell’Europa: era un’occasione che volevamo cogliere come presidenza italiana” ha sottolineato il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti. “Il sistema industriale del ’900 che spreca troppe risorse e produce troppi rifiuti – ha spiegato Galletti – non sta più in piedi, non solo perché non fa bene all’ambiente, ma perché non conviene economicamente”.

Con l’approvazione dell’accordo sulla strategia in materia di clima-energia per il 2030 l’Unione europea si dirige “a testa alta” verso la prossima conferenza Onu di Lima a dicembre, ha sottolineato il ministro al termine del Consiglio Ue.

“L’appuntamento di Lima - ha aggiunto -  rappresenta una tappa cruciale in vista dell’accordo globale da trovare a Parigi 2015″. “E’ una sfida centrale per il futuro del Pianeta – conclude Galletti – alla quale l’Europa arriva da protagonista, forte dell’intesa trovata tra i leader al Consiglio Europeo di Bruxelles”

Per visionare i documenti approvati a Lussemburgo si rimanda al seguente link:

http://www.minambiente.it/comunicati/consiglio-ambiente-ue-i-documenti-approvati-lussemburgo

Gas serra: raggiunto il livello massimo in 800 mila anni

Il Gruppo di esperti sul clima dell’Onu, riuniti a Copenaghen, ha annunciano che le concentrazioni di gas serra nell’atmosfera hanno raggiunto i più alti livelli in ‘800 mila anni’ e che rimane oramai pochissimo tempo per contenere l’aumento della temperatura.

Le emissioni di gas serra, secondo gli esperti, devono essere ridotte dal 40 al 70% tra il 2010 e il 2050 e sparire dal 2100.

Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, a margine della pubblicazione a Copenaghen del nuovo rapporto Ippc sui cambiamenti climatici, ha affermato che ‘l’azione contro il cambiamento climatico può contribuire alla prosperità economica, ad un migliore stato di salute e a città più vivibili’.

Il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha ricordato come il rapporto Ipcc sui gas serra è una chiamata alle responsabilità per il mondo e serve una presa di coscienza globale.

Unione Europa: entro 2030 meno 40% sulle emissioni di CO2

Al termine di un lungo summit che ha impegnato i rappresentanti dei 28 Stati membri dell’Unione europea, i leader riuniti a Bruxelles hanno raggiunto un accordo sulle emissioni di CO2.

Il piano è quello di ridurle del 40 percento entro il 2030, garantendo al contempo un incremento pari al 27 per cento nell’uso delle energie rinnovabili e una maggiore efficienza energetica per un valore pari anch’esso al 27 per cento.

L’accordo è il risultato di un compromesso tra gli Stati membri fortemente dipendenti dall’uso dei combustibili fossili ( Polonia in primis) e gli Stati più inclini all’incremento dell’uso delle energie alternative. Le preoccupazioni principali hanno riguardato gli effetti possibili di tali tagli sulla crescita economica dei Paesi membri, preoccupazioni sedate dalla predisposizione di un piano che prevederà una serie di “sconti” sullo scambio del carbone per un valore di 15-20 miliardi di euro.

L’accordo siglato rappresenta un traguardo importante nella definizione di una strategia condivisa per la diminuzione delle emissioni anche se è utile ricordare come l’Europa è responsabile per meno del 10% delle emissioni totali prodotte a livello mondiale e gli Stati maggiormente responsabili quali Stati Uniti, Russia , Cina e India non hanno ancora definito una loro strategia di abbattimento delle emissioni di CO2.